Possiamo definire Ryan Murphy un genio? Volendo, sì. Le sue opere sono state un successo, sempre e comunque.. Basti vedere Nip/Tuck, The New Normal.. E sì, aggiungo anche Glee. Perché Glee è stato un successo su tutta la linea, ed è stato ben altro a penalizzare la serie (la scomparsa di Cory Monteith ha dato un ulteriore colpo al ribasso a questa serie già di per sé traballante).. Ma se è vero che il pesce dopo tre giorni puzza, è anche vero che alcune serie – dopo un certo numero di stagioni – hanno più poco da offrire. Glee è una di queste serie a parer mio, e i dati mi danno ragione. Serie molto sociale, molto attenta ad alcune problematiche giovanili come l’omosessualità, le dipendenze, il bullismo, l’omofobia, disordini alimentari e quant’altro.. Ma in sé e per sé, Glee ha detto la sua e ora non ha più grandi cose da dire. Ma c’è una serie su tutte che garantisce il pane sulla tavola a casa Murphy, e questa è indubbiamente American Horror Story.
Una serie vincente, perché? I motivi sono i più svariati: un cast ben assortito, composto da alcuni ‘pianeti’ (Jessica Lange, Sarah Paulson, Evan Peters, Denis O’Hare) attorno a cui ruotano dei satelliti.. Gli ospiti di grande rilievo (per citarne alcuni: Adam Levine e Zachary Quinto nelle passate stagioni, mentre per l’imminente quarta stagione si parla di Patti LaBelle – leggenda della murica soul e R&B – e Matt Bomer, o Neil Patrick Harris).. Ma credo che a farla da padrone siano sostanzialmente due fattori: il primo è legato all’impostazione antologica della serie, essendo ogni stagione a sé stante e non avendo un filo conduttore che lega una stagione all’altra, garantendo così allo spettatore storie sempre nuove e trame di rapida conclusione. Il secondo fattore è senza dubbio l’aver sdoganato l’horror senza ridicolizzarlo, rendendolo alla portata di tutti.. AHS ha reso ordinario lo straordinario, mostrando come il concetto di horror sia ampiamente più esteso del comune concetto di ‘bagno di sangue’ piuttosto che ‘assassino alla Leatherface’.. L’ha reso comune, ha mostrato la veridicità del motto di Sister Jude
Murder House, Asylum, Coven, Freak Show. Queste sono le quattro facce (di cui una ancora da scoprire) di American Horror Story. Un crescendo? Alcuni – io ad esempio – dicono di sì, altri sostengono l’esatto contrario. Asylum è senza dubbio i capitolo più amato, Coven quello meno celebrato dal web ma più premiato in termini di ascolti. Che dire? Murder House e Asylum erano più ad impatto immediato, le atrocità contenute nelle serie erano presto svelate. Per quanto concerne Coven non è andata affatto così: ho detto più volte nel corso della stagione che AHS Coven ha portato l’horror su un altro livello, forse ancora più atroce rispetto alla brutalità vista in precedenza, era secondo me un horror più sofisticato e più psicologico. Non solo per il modo in cui la stregoneria e l’arte magica in sé e per sé sono state trattate, quanto per i contenuti: il razzismo, le malattie, gli inganni, l’egoismo, le alleanze di comodo. l’arrivismo, gli abusi.. Tralasciando l’accoppiamento sanguinario tra Queenie ed il minotauro, non sono tutti orrori con cui siamo costretti a confrontarci ogni giorno? Ecco la ragione per cui considero Coven più rude e più sofisticata delle altre, nonostante il suo finale scontato e non esageratamente divertente.. Ma per Dio, mi è piaciuta! Dal casting al modo in cui passato e presente si sono fusi tra loro.. Alcuni contenuti sono stati discutibili, tipo gli abusi subiti da Kyle ad opera della madre o il vero e proprio sfondamento subito da Queenie con il minotauro, eppure hanno trovato la loro giusta ubicazione nella serie (almeno la storyline degli abusi subiti da Kyle.. Il segmento di Queenie l’ho trovato un po’ forzato ma tant’è). E poi diciamocela tutta: Evan Peters ha sempre portato personaggi interessanti sul piccolo schermo, come il suo indimenticabile psicopatico Tate Langdon, ma in questa passata stagione Kyle non aveva nessun senso. Creatura alla Frankenstein, trottolino amoroso di di Zoe, sex toy di Madison, cane da guardia-barra-maggiordomo di Cordelia.. Un fallimento su tutta la linea, almeno qualcosa di brutto dovevano farglielo fare..
Ma adesso basta parlare di quello che sappiamo già, parliamo piuttosto di ciò che ci aspetta a partire dal 8 ottobre. Freak Show, letteralmente, sta per ‘spettacolo di mostri’. Un tempo, sotto questa definizione, venivano raggruppati quegli individui con alcune malformazioni che non trovavano altra ubicazione nella società: persone affette da nanismo, da ipertricosi, con deformazione agli arti, gemelli siamesi o persone con un gemello parassita.. In alcuni paesi questa tradizione circense è ancora viva e ben radicata, ma per lo più questa forma di spettacolo è andata scemando verso la metà del secolo scorso. E’ una pratica che oggi considereremmo crudele o contro i diritti dell’umanità, eppure è così: un tempo, la gente pagava per andare a vedere questi ‘mostri’, che chiameremmo ‘fenomeni da baraccone’. Ryan Murphy, in questa stagione di American Horror Story, ne ha radunati parecchi. Iniziamo a conoscerli (la fonte a cui attingo è BadTv.it).
- Jessica Lange sarà Elsa Mars, star del cabaret e leader del freak show che conduce la sua bizzarra compagnia a Jupiter
- Sarah Paulson sarà Bette e Dot Tattler, la donna a due teste
- Kathy Bates sarà Ethel Darling, la donna barbuta
- Evan Peters sarà Jimmy Darling, uomo con le mani a chela d’aragosta e figlio di Ethel Darling
- Angela Bassett sarà Desiree Dupree, la donna con tre seni
- John Caroll Lynch sarà Twisty The Clown.
Questi sono solo alcuni dei characters che daranno vita al Freak Show, ma ce ne sono molti altri: avremo naturalmente Emma Roberts, fidanzata di Evan Peters, che interpreterà una chiaroveggente di nome Maggie. Ci sarà anche l’immancabile Denis O’Hare interpreterà il ruolo di una sorta di truffatore – colluso con Maggie – che tenterà di agitare le acque nel Freak Show. Come detto in precedenza, è annoverata anche la presenza di Patti LaBelle.. Il suo ruolo non è ancora stato introdotto, sebbene da un’intervista rilasciata da Murphy stesso sembra che il suo ruolo sia di un discreto spessore. Quello che sappiamo per certo è che il suo personaggio ha una figlia, interpretata da Gabourey Sidibe (Queenie in AHS Coven).
Ma non stiamo a girarci tanto intorno: dall’hype creatosi intorno a questa figura, il personaggio più atteso e che desta maggior curiosità è indubbiamente Twisty The Clown. Tralasciamo il fatto che io sia più che terrorizzata dai clown, il che non funge affatto da incentivo per me per approcciarmi a questa serie.. Ma su Twisty si è detto (e visto) davvero molto.. Ed è stato proprio Ryan Murphy a fornirci molti dettagli. Sappiamo che vedremo Twisty già nel primo episodio (che, notizia di pochi giorni fa, durerà ben novanta minuti), e per stessa ammissione di Murphy sarà terrificante. Naturalmente le sue parole sono da prendere con le pinze, potendosi trattare di una mossa promozionale ben studiata.. Ma a quanto si è letto, sembra che alcuni membri della troupe abbiano sofferto di incubi per svariate notti dopo la visione di questo clown. E stando alle voci, questo non è tutto.. Pare, infatti, che sotto la maschera questo soggetto sia ancora più spaventoso di quanto non lo sia agghindato da clown. Le immagini rilasciate non promettono nulla di buono, e sono alquanto tesa per questo debutto..
N.B.: L’immagine di Twisty the Clown può essere visionata QUI. Non allego l’immagine per non urtare le persone più sensibili.
Un’ultima curiosità: nella serie sarà presente anche Jyoti Amge, che a soli 18 anni e con i suoi 62,8 cm è entrata ufficialmente nel Guinness World Record come la donna più bassa del mondo.
Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato, mancano solo sei giorni – per noi sette – al debutto di questo nuovo e terrificante capitolo di American Horror Story. Siete abbastanza preparati? No? Sfruttate questa settimana e preparatevi al meglio che potete!