#Glee – Puppet master (S5E07)

Anche Glee sta per salutarci, visto che la settimana prossima avremo il mid-season finale. Successivamente, dovremo attendere fino a martedì 25 febbraio. Questo episodio è stato principalmente incentrato su due figure del tutto agli antipodi tra loro: Blaine e Sue.. E sulla loro mancata accettazione per ciò che in realtà si sentono di essere.

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Tira una strana aria al Glee Club, un’aria quasi allucinogena.. Che tra le mille possibilità di visione che offre, regala a tutti la visione che vogliono. No, nessuno ha vaporizzato droga nell’aria, è una semplice fuga di gas che narcotizza e fa fare sogni strani, tutti conseguenza di qualcosa che sta a cuore a chi fa questi ‘sogni’. Blaine ad esempio, praticamente ripudiato dagli altri membri del club per troppo autoritarismo, sogna una leadership dove i suoi compagni sono tutti pupazzi in stile Muppet’s Show e lo elogiano a ogni cosa che dica o non dica.

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Questo fatto crea in Blaine una vera e propria ossessione per i pupazzi, al punto di farne uno con le sembianze di Kurt e immaginare di parlare al telefono con Kurt pupazzo quando lo chiama per dirgli che non parteciperà al primo concerto della sua band. Quel ragazzo ha un ego al di sopra di ogni concepibile misura.
A proposito di Kurt.. Il debutto dei Pamela Lansbury non va come auspicato, ma dà comunque i suoi frutti. Ditemi quello che volete, so che il fandom non mi appoggerà ma io continuo ad augurarmi che accada qualcosa di romantico tra lui e Eliot. Sapete come la penso sul Klaine, riterrei superfluo ribadirlo.

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Sue ha un serio problema: non si sente abbastanza femminile, e anche Becky le fa notare che ha ragione. Così dopo una rovinosa caduta dai tacchi e una visione mistico-soporifera di lei in versione Ginger Rogers e Shuester Fred Astaire si rivolge direttamente a Unique per farsi aiutare a risultare femminile durante il sopralluogo nella scuola della commissione che dovrà decidere di eleggerla preside.

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Jake è veramente nello sterco fino al collo: prima la presunta gravidanza di Bree (un falso allarme, fortunatamente.. Ci mancava solo che gli autori facessero ripercorrere a Jake lo stesso percorso di Noah, che aveva messo incinta Quinn, poi avevamo veramente toccato il fondo), poi il rifiuto di Marley.. Scusate, posso? Che palle! Cioè: lui torna da Marley dopo che Bree lo ha scaricato, e purtroppo questo rientra perfettamente nella bizzarra logica di alcuni tipi di uomo; dopo che lei, scongiurato ogni possibile rischio su una gravidanza indesiderata, gli ha praticamente dato del puttaniere.. Cosa che se fossi in Jake mi vergognerei come un ladro a farmi dare del puttaniere da una come Bree, che si atteggia come una che di puttanieri ci ha sempre campato.

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Io non so voi, ma io non lo voglio un ritorno dei Jarley.. A meno che non si dia una svegliata la principessa, non li rivoglio! Sono troppo piatti, anonimi.. E Jake è troppo sacrificato, la sua personalità troppo stravolta.. In principio mi piacevano, ma alla lunga hanno stufato. Troppa differenza tra i due, e mentre Jake ha ceduto, Marley non si è smossa di un millimetro cubo dai suoi principi, mandando a monte tutto quanto.

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Scusate, ma questa devo condividerla per forza con voi.. Chi di voi ha mai visto il cartone animato “Fantazoo”, quello con Alvaro il bue e Camilla la tartaruga? Ecco: Artie con la ‘maschera’ da mucca era identico ad Alvaro.. Fantastico.
Glee ci saluterà come già anticipato la prossima settimana con l’ottavo episodio, Previously Unaired Christmas.

#Glee – Movin’ out (S5E06)

Episodio artisticamente dedicato a Billy Joel, sulle cui note seguiamo i ragazzi nelle difficili scelte che influiranno inevitabilmente sul loro futuro.

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I ragazzi del liceo McKinley sono chiamati a fare delle scelte relative al loro futuro dopo il diploma: chi andrà al college, chi sceglierà un’altra professione.. La sola cosa certa è che Sue, preside della scuola, non contempla quella artistica come carriera plausibile. Devo dire che Sue mi è piaciuta più che mai in questo episodio.. Anche se non è stato carino vederla lanciare il povero Artie contro gli armadietti, il suo senso di protezione verso Becky mi è piaciuto tantissimo.

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Artie è stato di una tenerezza infinita verso Becky incentivandola a seguire i suoi sogni, specie quando l’ha accompagnata in quel college con un programma speciale per i ragazzi con la sindrome di Down. Quella riguardante Becky, Artie e Sue è stata la mia parte preferita di questo episodio.. Il legame che c’è tra Becky e Sue è qualcosa di una tenerezza infinita: Sue che ha paura di lasciare andare Becky nel mondo, e Becky che ha quasi paura di dire quali sono le sue reali ambizioni e ferire Sue.. E’ stato un momento molto toccante.

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Confesso di aver riscontrato un calo di interesse riguardo al resto delle storie.. Ammettiamolo, non ci sono molte cose degne di nota o che destino tutta questa attenzione.. Anche se devo confessarvi che Sam in versione modello non è stata una cosa spiacevole.

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So che le fans mi odieranno per quanto sto per dire, ma.. La coppia Kurt e Blaine mi ha un po’ stancata. E’ la terza stagione di seguito in cui vediamo questa coppia inaffondabile, che non è stata scalfita nemmeno dalla dipendenza dal sesso di Blaine.. Capisco che sia una bella cosa da vedersi, ma è un po’ noiosa.

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Altrettanto poco accattivante è lo pseudo triangolo creatosi tra Marley, Jake e Ryder.. Ho amato i Jarley, li ho amati dal profondo e non l’ho mai negato, ma mia piccola Marley: non puoi andare a cercare il leone quando quello che vuoi è un gattino.

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Credo che, anche se la prossima sarà l’ultima stagione di Glee, un po’ di innovazione ci vorrebbe. Anche Santana e Britney sembravano una coppia inaffondabile, ma è andata come tutti sappiamo. Perché non dare una scossa anche ai Klaine? Sono giovani, sono belli, perché già relegarli a una promessa di matrimonio? Anche i rating parlano chiaro: questa formula ha poca presa, tant’è che gli ascolti sono nuovamente calati, pur mantenendosi sempre ad un buon livello. Questo episodio ha registrato il secondo peggior risultato per questa stagione, con 4.010.000 spettatori.

Prima di lasciarvi vi volevo avvisare che Glee non osserverà la pausa per il Ringraziamento, quindi il settimo episodio dal titolo Puppet Master andrà in onda giovedì prossimo.

Glee – The end of twerk (S5E05)

Tema del quinto episodio della stagione è la ribellione: agli schemi, ai divieti, a ciò che è morale o immorale.. O per dirla costituzionalmente, alla disobbedienza civile. Ma c’è un limite oltre cui non si deve andare? A quanto pare, di tanto in tanto, la ribellione più grande è il saper tornare sui passi della propria ribellione.

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Buon sabato a tutti, miei adorati Gleeks, e un saluto particolare lo voglio rivolgere alla nostra nuova affiliata Telefilm. Un amore incondizionato presso cui il nostro blog debutta proprio con questo pezzo. Se non siete ancora fans, vi consiglio di diventarlo subito! Fatta questa dovuta premessa, direi di iniziare a dedicarci all’episodio. Il tema è quello un po’ sulla bocca di tutti, se vogliamo: l’oggetto del contendere è il twerking, ovvero il discusso ‘ballo’ eseguito da Miley Cyrus durante l’esibizione ad uno show di MTV. Il Glee Club lo vuole, il professore lo vuole, tutti lo vogliono.. Sue no.

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La controversia è opinabile, e diciamo che quella del twerk è solo l’immagine più emblematica. C’è tanta ribellione in questo episodio, tanti disagi repressi che creano danni a non finire. In un certo senso ho sempre considerato Glee uno show educativo, che parla ai ragazzi nella loro stessa lingua e in una lingua universale: la musica. Ma al di là di questo ha sempre affrontato tematiche scottanti: famiglie allargate, omosessualità, discriminazioni, mancate integrazioni, bullismo, disturbi alimentari.. Tutti argomenti che, i ragazzi di una certa fascia d’età, difficilmente affrontano a scuola o in famiglia, e se vogliamo Glee offre loro uno stimolo a non vergognarsi a essere vittime di qualcosa.

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E e c’è qualcuno che in quanto a discriminazioni e bullismo ne sa qualcosa, quel qualcuno è proprio Unique. Dimostra chiaramente che, se non si segue la massa come chiunque altro, è difficile essere sé stessi. Quando non possiamo vivere liberamente il nostro io, anche le cose più ovvie diventano ostacolo insormontabile.. Come il semplice usare un bagno piuttosto che un altro. E sono problemi che le nuove generazioni incontrano fin troppo di frequente.

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C’è chi ha bisogno di un bagno, chi di un ballo, chi di un tatuaggio o di un finto taglio di capelli e un tatuaggio nascosto per urlare al mondo la sua ribellione ai dogmi della società o a quelli che noi stessi ci imponiamo.. Trovare sé stessi è un percorso tortuoso, non sempre facile e non di sicuro successo..

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Voi cosa pensate ragazzi, che questo episodio abbia segnato il totale naufragio dei Jarley o che c’è ancora un margine di recupero? Io vi dirò che credo sarebbe un bene se la storia tra Jake e Marley vedesse la sua fine.. Sono assolutamente incompatibili: Jake ha bisogno di cose che Marley non vuole dargli, e dal canto suo Marley ha necessità molto al di sotto di quelle di lui. Ma io personalmente terrei d’occhio anche un’altra coppia: i Klaine. Siamo onesti: sono belli, sono teneri, vivono un amore epico che ha superato tante avversità.. Ma è un po’ storia trita e ritrita, non trovate anche voi? Io la butto lì, poi valutatene voi l’interpretazione: più Kurt scoprirà sé stesso lontano da Blaine, più si distaccherà da lui assumendo una nuova consapevolezza. Non solamente della propria persona, ma anche di ciò che il mondo ha da offrirgli.

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Sapete cosa vi dico? Che questo è stato secondo me un buon punto di partenza per un dopo-Finn.. La squadra sta puntando su tutt’altro, ognuno sta attuando dei piccoli cambiamenti per lasciarsi il passato alle spalle e andare avanti.. Ho apprezzato molto due cose in particolare: la ribellione di Rachel con la parrucca a caschetto e le prese di posizione del professor Shuester. Rachel, facendo credere di essersi ribellata al sistema, ha forse messo in atto la ribellione più forte e più giusta, quella del “Posso cambiare pelle, ma io resto sempre io”. Mentre Shuester.. Bhé, ho apprezzato molto il suo aver fatto dietro front riguardo al twerk per garantire un po’ più di serenità a Unique. Non cambierà le cose come lui stesso ha ammesso, ma.. Chi di noi non avrebbe, di tanto in tanto, bisogno di qualcuno che si battesse per noi?

Il prossimo appuntamento con Glee è, come sempre, per sabato prossimo (come sapete l’episodio va in onda di giovedì notte ma noi, per questioni editoriali, facciamo slittare il commento al sabato) con il sesto episodio dal titolo Movin’ out, tributo a Billy Joel. Il vostro prossimo appuntamento con la sottoscritta, invece, è per questa sera con il commento del nuovo episodio di Dracula

Glee – A Katy or a Gaga (S5E04)

Dopo un break durato quasi un mese, tempo più che necessario a tutti per smaltire l’impatto emotivo con l’episodio-tributo a Cory/Finn, i ragazzi del Glee Club e non solo tornano a tenerci compagnia con le loro problematiche, più o meno rilevanti, le loro gioie e i loro dolori.

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E per questo ritorno, la produzione si è avvalsa di una new entry di tutto rispetto.. Parlo di Adam Lambert. Personalmente amo dal più profondo di me questo artista da che si è presentato ai casting per l’ottava edizione di American Idol, da cui è uscito secondo. Se non lo conoscete, vi consiglio di andare ad ascoltare qualcosa di suo su youtube.

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Intanto, i ragazzi del Glee Club sono alle prese con una sfida non indifferente.. Non tanto quella che li vedrà contrapposti a tali “Throat Explosion”, quanto quella con loro stessi: gli esuberanti sono chiamati a identificarsi in un’artista più sobria quale Katy Perry, mentre i più sobri sono chiamati a identificarsi nella più esuberante Lady Gaga, e questo porta con sé uno strascico di problemi e complicazioni non da poco.

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Adesso io vorrei capire che problemi ha Marley, cosa la porta ad essere così in conflitto con la sua materia grigia. Mi sembra veramente di rivedere Sandy e Danny di Grease! Vorrei sapere quali erano le aspettative di Marley nei confronti di Jake, perché se davvero tutto quello che si aspettava era di andare a sentire Mary Poppins ha cannato in pieno. Ci credo che se ne va da Bree, avrà i calli alle mani ormai!

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Coppia che implode, coppia che emerge.. Sam si dà da fare con la sua infermiera e dopo più metamorfosi di un camaleonte riesce a far breccia nel suo cuore.. Per fortuna, prima di aprirsi una breccia nelle orecchie per compiacerla. Devo dire che il povero Samjelina è un po’ patetico.. Capisco il fare di tutto per conquistare la persona che ti piace, ma ha alzato un po’ troppo il tiro.

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Ora io ho una piccola curiosità: d’accordo, niente e nessuno è perfetto.. Ma perché gettare un fardello come il cognome ‘Gilbert’ sul personaggio di Mr. Perfezione?
Come episodio non è stato brutto, anzi è stato decisamente carino nonostante le troppe problematiche poste al centro di esso, ma.. Con The Quarterback si è definitivamente chiusa un’era per Glee, e per quante tematiche si possano affrontare da qui alla chiusura, non sarà mai più come prima. Si potranno fare dei cambiamenti, incentrare la storia su altri personaggi, ma il vuoto lasciato non solo da Finn, ma proprio da Cory, sarà impossibile da colmare. In un certo senso, è come se Glee fosse realmente giunto alla sua conclusione con l’episodio di addio. E se una parte di Glee è morta con Cory/Finn, anche una parte della nostra affezione l’ha fatto. Non sarebbe accaduto se Cory avesse semplicemente deciso di ritirarsi dalla serie, ma col dramma umano che si cela dietro a questo addio, è impossibile guardare Glee con gli stessi occhi di prima.. Anche per chi non era fan di Finn

Glee – The Quarterback (S5E03)

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Il tanto atteso e altrettanto temuto episodio è arrivato. Il Glee Club, nuove leve e vecchie glorie, ha celebrato la dipartita di Cory Monteith e di Finn Hudson in The Quarterback.

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Sarò onesta come è mia abitudine esserlo: non è facile. Non è facile mettersi sul pezzo dopo 44 minuti di angoscia, di lacrime, di rabbia.. Tanta, tantissima rabbia.
Tecnicamente e in ottica da spettatrice, nulla da dire sull’episodio: tutto ciò che ci si aspettava, più di ciò che ci si aspettava. E’ stato lo strazio che tutti volevamo, è stato un addio doloroso e controverso. E’ stato un dolore grande, che ha tirato fuori il meglio e il peggio: il meglio, come quel lato umano di Sue Sylvester che si asciuga gli occhi ricordando che Finn gli piaceva ma non ha fatto in tempo a dirglielo, e lui ora se n’è andato convinto di non esserle mai piaciuto.. E di contro c’è il peggio, la rabbia di Noah Puckerman che sradica via l’albero commemorativo.

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Noah è stato forse il più sorprendente di questo episodio. Certo, ci aspettavamo reazioni forti da parte di qualcuno, era normale che ci sarebbero state, ma lui forse è uno dei personaggi che ha mostrato maggior sofferenza. Non con il furto dell’albero, non con il vandalismo negli spogliatoi, ma con le belle parole a fine episodio e i consigli ricevuti dalla Coach.

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Ognuno vive il dolore in modo diverso, come abbiamo visto qui: chi fa le sceneggiate alla Santana, che finisce per spintonare Sue Sylvester, o in silenzio fino all’ultimo come ha fatto il professor Shuester.. Coi rimpianti per gli abbracci negati come il papà di Kurt (che, ricorderete, era anche il patrigno di Finn), o “Continuando a essere madre anche se non si ha più un figlio” come ha detto la mamma di Finn.. Lasciando una sedia vuota nell’aula di canto, lamentandosi perché sembra di essere tornata al gothic vestendo di nero, o mettendosi addosso un giubbotto con le maniche troppo lunghe.

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Per un giorno, a tre settimane dal suo funerale, il Glee Club ha quindi messo da parte tutti i suoi drammi e le sue gioie individuali per vivere una tragedia collettiva.
Ma ovviamente la più attesa era lei, Rachel Berry.. La povera Lea è quindi stata chiamata a rivivere il suo dolore, a viverlo davanti alle telecamere e agli occhi di milioni di persone in tutto il mondo.. Qualcosa di così intimo e privato messo alla mercé di tutti.. Gran donna, e grande professionista.

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The hardest word to say is “Goodbye”, la parola più difficile da dire è “Addio”. Mai definizione fu più adatta.. Come si fa a dire addio a qualcuno che ha significato qualcosa? Come si può accettare che tutto ciò che una persona è stata e ha fatto si riduca a un trattino tra due date?

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Ora, spero non me ne vorrete e che non vi annoierete troppo, ma andrò a braccio come spesso sono abituata a fare.
Scrivo da almeno dieci anni, e mi sono spesso confrontata con situazioni al limite del concepibile.. Ma mai, e dico MAI come oggi ho avuto difficoltà nel mettermi sul pezzo. Al diavolo la retorica e l’ipocrisia: Cory Monteith non era Dio, aveva problemi come qualsiasi altro essere umano di questo mondo.. Non andiamo a criminalizzare solo perché era un attore. Col cazzo!, prima di essere un attore era una persona, un figlio, un amico, un fidanzato..

Errore, scelta, debolezza, destino.. Lo si può chiamare come si vuole, ma si può usare una di queste parole quando ci si chiede perché? Sì, si può volendo, ma che senso ha? Nessuno, proprio come non ha nessun senso il fatto che Cory non ci sia più.. Che in un modo o nell’altro non sia stato abbastanza forte da combattere i suoi demoni e sia finita così.

Tutti abbiamo ammirato Cory quando ha ammesso di avere un problema di dipendenze e ha deciso spontaneamente di disintossicarsi.. A maggior ragione la prima reazione quando abbiamo saputo di cosa fosse morto è stata “ma aveva smesso, ne era fuori”.  Eppure eccolo lì: steso in una camera d’albergo solo come un cane e pieno di merda in corpo.

Per questo, all’inizio, ho parlato di “44 minuti di rabbia”.. Rabbia per una vita portata via troppo presto, rabbia per una commemorazione che, come quella morte, non doveva esserci.. Ma al di là della retorica e dei miei punti di vista, mi sento di farvi notare una frase molto importante detta dalla coach che dovrebbe essere un monito per chiunque: SII IL QUARTERBACK DI TE STESSO, sempre.

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Glee – Tina in the sky with diamonds (S5E02)

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Alzi la mano chi è convinto che il titolo non prometta niente di buono.. Tanti, vero? Non ne dubito. Tina è il classico esempio di persona che perde una buona occasione per star zitta ogni volta che apre bocca. Eppure, nonostante questo, noi Gleeks siamo anche in grado di essere grati: mai nessuna agonia sarà grande come quella che ci attende settimana prossima con The Quarterback, episodio incentrato sulla morte di Finn Hudson.. Sarà dura, me lo sento.. E ne approfitto fin da ora per ricordarvi che settimana prossima, dopo Supernatural, il primo telefilm che recensirò data la sua importanza sarà proprio quello di Glee. Sarà un calvario..

Dunque, dicevamo? Ah sì, Tina.. Scusate ma tendo anche a scordare il suo nome, mi scatena qualcosa tipo orticaria.. Bhé, Tina, in questo secondo episodio a tema Beatles, è ufficialmente candidata a reginetta del “ballo dei balli” della scuola. Come lei anche Kitty e due ragazze delle Cheerio. Kitty, molto cavallerescamente, si mette da parte per cedere il posto a Tina mentre Sam, o Samgelia Jolie come l’ha chiamato Sue, si dice contento di andare al ballo con una candidata reginetta. Ma ecco che Tina si appresta con estrema celerità a far cadere le sue speranze, insieme a qualcosa di più prettamente maschile: gli dice chiaro e tondo che non andrà al ballo con lui ma con un gruppo di ragazze single per non rischiare di compromettere il suo successo, e tutta felice si mette a cantare. Provvidenziale è il suono della campanella, con tutti che se ne vanno e Tina resta da sola come una cogl.. Come una Tina, basta.

Intanto, Santana ci rende partecipi del suo primo grande successo: lo spot di una crema antimicotica vaginale.. Perché a lei “i funghi piacciono con le patate, non nella patata”.. Brava Santana: non avrai fatto sentire meglio Rachel che si dà ormai per scartata, ma di sicuro l’hai fatta ridere. E sempre per Santana sembra che ci sia un nuovo interesse ormonamoroso all’orizzonte: quello per la sua collega Dani (Demi Lovato, se per caso non l’avete riconosciuta).

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Sam intanto si mette d’impegno per superare il rifiuto di Tina e si invaghisce dell’aspirante infermiera mandata da Sue per vaccinare gli allievi del Glee Club.. Arriva pure a mordersi da solo, il gran genio.. Ma alla fine ce la fa e riesce a “rubarle” un ballo.

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Se fosse possibile fare una cosa simile su Facebook, sul profilo di Tina leggeremmo “Tina è passata da in the sky with diamonds aiuto, sembro un Tampax“.. Tralasciando “Fattone Brett” che neanche si accorge di dove si trovi, l’elezione di Tina a reginetta del ballo non viene presa affatto bene dalle Cheerio, che con l’aiuto della sua personale assistente le giocano un classico tiro mancino in stile Glee svuotandole addosso un secchio di granita. Figura di merda assicurata, sogni infranti e lacrime per la asian queen. Ovviamente il Glee Club le fa cordone intorno, ricordando a chi segue cosa voglia dire essere una squadra: i ragazzi si offrono di sostenerla, le ragazze le offrono addirittura i loro abiti.. Perché diciamocelo: non è per essere retorici, ma sono tutti capaci ad essere amici quando è ora di ridere e scherzare.. Ma sono quelli i momenti in cui vedi i veri amici: quando invece di lasciarti andare a casa ad annegare nelle tue lacrime, si tolgono anche un vestito di dosso per regalarti il tuo sogno.

Aria di novità a New York: Santana, al di là di una scorta vita natural durante di crema antimicotica vaginale, fa ufficialmente coppia con Dani. Kurt si unisce a lei e Rachel al caffè il cui lavorano, ed è proprio lì che Rachel, dopo un proclama di menefreghismo e autostima senza precedenti, scopre da mister Campion (Peter Facinelli per chi non l’avesse riconosciuto) di essere stata scelta per la parte di Fanny Brice.

Nulla in questo episodio ha fatto presagire qualcosa su ciò che sarà la prossima settimana.. Mi aspettavo la classica scena piena di suspence e un po’ tetra di un cellulare che squilla, l’interessato che risponde e cambia radicalmente espressione. Un buon episodio, tutto sommato, che a mio personale avviso non merita il calo di ascolti riscontrato. Di sicuro l’episodio di settimana prossima ‘farà il botto’, ma a caro prezzo. Nell’attesa che ciò avvenga, a questo episodio do un 7.5 come voto. Come la scorsa settimana, vi lascio con la tracklist dei brani cantati durante l’episodio, e in conclusione il promo per il prossimo episodio. Io tornerò da voi tra qualche giorno con il pilot della nuova stagione di Supernatural. Nel frattempo, come sempre.. Stay tuned!

Here comes the sun
Revolution
Something
Get back
Sgt Pepper’s lonely hearts club band
Let it be
Hey Jude

Qui, invece, potete trovare il promo per The Quarterback 

Glee – Love Love Love (5X01)

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Ammettiamolo: per noi Gleeks è stata un’estate terribile, che mai dimenticheremo. La morte di Cory (che ovviamente non starò a discutere o commentare in questa sede) ha gettato molte ombre sul debutto della quinta stagione di Glee. Ma ancor prima, ha gettato nello sconforto il fandom. D’altronde, a prescindere dalle cause, come si può rimanere impassibili davanti alla morte di un ragazzo di 31 anni? Non ero una fan sfegatata di Finn, come non lo ero della ship Finn e Rachel, ma resta comunque l’amarezza per un giovane che ha deciso di andarsene così. Pace all’anima sua e andiamo avanti.

Ma veniamo al pilot: squadra che vince non si cambia, e ritroviamo tutti i volti ormai noti della serie, e le relative tematiche ‘serie’. In questo episodio Beatles-centrico, Lea ci mette molto del suo nel ricordare il suo Cory con “Yesterday”, e il pathos creato dall’interpretazione era più a livello umano che di fandom se vogliamo.

E per la serie ‘il lupo perde il pelo ma non il vizio’, Artie ha il solito vizio del pelo biondo delle cheerleader: dopo Brittany, è il turno di Kitty. Una Kitty che non esce dal seminato, sia delle bionde che delle cheerleader, e vuole tenere nascosta la sua frequentazione con Artie per non cadere dalla scala gerarchica. Scala gerarchica o no, alzi la mano chi non l’avrebbe buttata giù da una scala qualsiasi.

E dal momento che da cosa nasce cosa, dall’inciucio tra cheerleader e nerd nasce la protesta di Tina, che nel confessionale dell’aula di canto inveisce contro Kitty. Il che conferma una volta di più come la presenza di Tina nello show sia piacevole come il brufolo gigante che ti spunta in mezzo alla fronte appena prima del tuo big date.

In tutto questo, ovviamente, non sono sfuggite le tematiche più scottanti che la nostra società odierna ci regala, come i matrimoni gay, con tanto di per nulla celato riferimento all’oscurantismo che la Russia impone sul tema omosessualità. Ma non siamo ancora arrivati al momento di parlare della grande proposta, quindi quietatevi donne (cit. Game of Thrones).

Sue Sylvester.. Andiamo, non sarebbe Glee senza di lei e le sue infamate di bassa lega ma senza dubbio esilaranti. Chi di noi non ha sognato, almeno una volta nella vita, un simile boicottaggio ai danni di un insegnante o di un collega di lavoro? Forse al secchio di carne di cavallo marcia non ci sarebbe arrivata neanche la mente più diabolica o cultrice dell’orrido più estremo, ma lei sì, ed è per questo che non è Glee senza di lei.

Ma il debutto di questa stagione era attesissimo soprattutto per rivedere lei: Rachel Berry, anzi Lea Michelle. Perché per la maggior parte dei fans non c’è Rachel senza Finn come non c’è Lea senza Cory, e le menti più perverse speravano forse che Lea riversasse nel suo lavoro la disperazione. Ma da grande professionista quale è, sia in veste personale che artistica, ha messo su il suo sorriso migliore e ha fatto quello che le riesce meglio.

E finalmente eccoci: la grande proposta. La grandiosa, romantica e forse anche un po’ riparatrice proposta di matrimonio di Blaine a Kurt. E per l’occasione non ha risparmiato nessuno, ha coinvolto amici e rivali senza alcuna distinzione.. Ci mancava solo di veder spuntare la portiera dello stabile dove vive Blaine e c’erano proprio tutti! Una dichiarazione toccante, bellissima, di quelle che chiunque vorrebbe sentirsi dedicare almeno una volta nella vita, coronata dal mega-balletto collettivo sulle note di “All you need is love”, anello e lacrime. Tutto bello, tutto romantico, tutto figo.. Forse sono la sola anima nera che ha visto una forzatura clamorosa e che pensa che “Questo matrimonio non s’ha da fare”. E ammetto che ho trovato quasi più toccante e degno di nota il discorso che papà Hummell ha fatto appena prima di affidare metaforicamente il suo Kurt a Blaine.

Riguardo al resto, il basso profilo di questo pilot giustifica in qualche modo il basso riscontro in termini di ascolti per quanto artisticamente impeccabile. E mentre cresce l’attesa per il terzo episodio interamente dedicato a Finn, vi lascio con la tracklist di questo episodio!

Yesterday
Drive my car
Got to get you into my life
You’ve got to hide your love away
Help!
A hard day’s night
I saw her standing here
All you need is love

A settimana prossima per il secondo episodio di Glee, il ritorno di The Vampire Diaries e il debutto attesissimo del suo spin off, The Originals. Stay tuned!

-Sty-