Finalmente posso cominciare la recensione con il titolo che avevo da parte da mesi ormai! Non odiatemi, ho continuato a guardare la serie solo per voi, e poi ammettetelo, anche voi avrete eguagliato il numero di volte in cui Will ha pronunciato “Bloody Hell” con i “What the fuck”, ne sono sicura. E’ tempo di bilanci per Once Upon a Time in Wonderland, con la chiusura annunciata e la limitazione ad una sola serie per lo show. Ma andiamo per gradi.
Comincio con il parlare dell’episodio nello specifico che, lo ammetto, è stato abbastanza bello e godibile. A parte il momento WTF che ormai credo sia da inserire per contratto in ogni episodio, la serie si chiude sicuramente in gran stile. Scontato l’happy ending per i personaggi, il dubbio era legato al fatto della cancellazione della serie, ma come abbiamo visto, il cerchio si è chiuso. A tratti mi è sembrato che molti episodi siano stati condensati in uno, per la velocità con cui il tutto si è svolto, quindi non so dire se gli autori avevano pensato alla serie come ad una One-Season-Only o se sono stati costretti a correre ai ripari in corsa. Personalmente, credo che il caso sia il secondo. Altrimenti gli autori hanno davvero toppato alla grande: è vero che inizialmente doveva andare in onda la Domenica sera e non il Giovedì e che questo ha penalizzato e di molto la serie, ma è anche vero che se si era deciso di fare di Wonderland una sola serie e si è scelto il periodo in cui Sebastian Stan non era disponibile per le riprese, è un harakiri mica da poco. Wonderland senza il Cappellaio Matto non è più Wonderland. Show che non era sicuramente cominciato con i migliori auspici, e con il destino quasi segnato in partenza, e che purtroppo non ha fatto eccezione. Non finirà qui, però, perlomeno non del tutto: è notizia ufficiale di questi giorni, infatti, che Michael Socha (il Fante) andrà ad aggiungersi al cast di Once Upon a Time dalla prossima stagione. Mi chiedo se, alla luce del finale, a lui si aggiungerà Anastasia…
Per quanto riguarda il resto dell’episodio, ho apprezzato il fatto che abbiano deciso di riservare a Jafar lo stesso destino a cui era andato incontro nel film d’animazione Disney. Sono le piccole cose (come la Alice vestita come nel film d’animazione vista nel primo episodio) che però contribuiscono a creare collegamenti che spingono gli spettatori a continuare a guardare uno show che, per quanto si possa distanziare, fonda le sue radici nell’animazione. Per quelli di voi che non conoscessero la storia, Jafar alla fine diventa un Genio e viene quindi imprigionato nella lampada.
Quel che non mi è piaciuto, invece, sono state alcune mancanze nella narrazione che non completano la storia. Ad esempio, che fine ha fatto il Jabberwocky? O, nella scena finale, quando Alice racconta la sua storia alla figlia, avrei preferito che si facesse anche qualche menzione, seppur minima, ai rapporti presenti o meno con i suoi vecchi amici di Wonderland. Ma in virtù del fatto che, come ho già detto, mi è sembrato che abbiano condensato più episodi in uno, è una cosa abbastanza accettabile e comprensibile. D’altronde non si può arrivare ovunque.
Il momento di dire addio alla serie è dunque giunto, e non nascondo la mia delusione. Questo spin-off avrebbe potuto davvero essere stupendo, se solo fossero stati fatti alcuni accorgimenti in più. Un focus diverso e non incentrato sulla storia d’amore ma sulla storia di Alice a Wonderland, una slot diversa sul network, i personaggi principali della storia di Lewis Carroll (e non mi riferisco solo al Cappellaio Matto, ma anche al Bianconiglio che a un certo punto si è un po’ perso) e meno esagerazione nei personaggi avrebbero solo che fatto bene allo show. Che resta da dire? Un’altra occasione per Wonderland non ci sarà, ma speriamo che, se gli autori decideranno di tentare con un altro universo, abbiano imparato dai propri errori.
Per quanto mi riguarda, il solito appuntamento con Once Upon a Time è sempre fissato al lunedì, e spero continuerete a seguire TV and Comics come sempre. Un grazie anche alle nostre pagine affiliate per il supporto continuativo, e ci leggiamo più tardi con la review di Vikings!