Lo ammetto: mi trovo in difficoltà. Come si recensisce un season finale con la giusta dose di entusiasmo, attesa, aspettative quando si sa che lo show in questione è già stato cancellato? E che quindi il cliffhanger che chiude l’episodio non avrà nè un seguito nè una spiegazione, nè tantomeno una degna conclusione? Beh, ci ho provato.
Come è accaduto anche per Star-Crossed, dalla puntata si capisce chiaro e forte che la cancellazione è stata una cosa inaspettata per il team di autori. Non si può dire che abbiamo avuto risposte particolari da questi ultimi 40 minuti, nè sulla guerra in generale nè sulle nanotecnologie che anzi, non sono praticamente state nominate se non nei minuti finali. Quello con cui Revolution ci lascia, invece, è un cliffhanger che ora non è altro che amaro in bocca.
Tra le serie che seguo e che sono state cancellate, Revolution è quella per cui sono più delusa. Il motivo è abbastanza semplice: è forse l’unica che aveva un gran potenziale a disposizione, e che lo aveva provato: basti guardare la prima stagione e la ragione è servita su un piatto d’argento. Per questo, nonostante questa seconda stagione non abbia accontentato le mie aspettative, me ne aspettavo una terza: bastava eliminare la nanotecnologia e il suo sottocontesto sovrannaturale, e tornare ad introdurre Neville nella storyline principale. Troppo spesso, infatti, le sue vicende sono sembrate totalmente staccate da quelle del gruppo principale, finendo per tagliar fuori dallo show una bella fetta di storia, e se consideriamo lo spessore recitativo di Giancarlo Esposito beh, capirete da soli che la perdita non è stata di poco conto…
Nonostante la mia delusione, però, vedendo il cliffhanger finale sono contenta di sapere che lo show non tornerà. Mi spiego meglio: gli ultimi secondi ci mostrano Priscilla dire ad Aaron che le nanotecnologie, una volta trovata una nuova “casa”, si riveleranno una minaccia ben peggiore dei Patrioti (una parentesi a parte meriterebbero loro, dato che si è passata un’intera stagione a dipingerli come grandissima minaccia e poi in concreto non hanno fatto una cippa), e infatti sembra che il Presidente, Red e lo stesso Neville sono tra i prescelti dalle nano per far parte del loro esercito. E l’ultima inquadratura ci mostra anche il luogo dove prenderanno sede: Bradbury, una cittadina nello stato dell’Idaho. Sarebbe stato questo dunque il main plot della terza stagione? Ancora le nanotecnologie? Una cosa più lontana dagli avvenimenti della prima stagione non avrebbero potuto trovarla, e visto che ho dato spesso la colpa principalmente a questo cambio di scenario per il calo nei ratings e nella qualità di Revolution, non posso che gioire al fatto d’aver scampato un’ennesima stagione composta di base dal nulla.
L’unica cosa che mi soddisfa del series finale è che almeno il rapporto tra Miles e Monroe non è andato totalmente alle ortiche, con Monroe che decide di andare contro i suoi stessi piani di uccidere il Presidente perchè Miles lo aveva affidato proprio a lui, dicendogli che in quel momento si stava fidando del vecchio amico. Certo, Bass ha sicuramente vacillato, soprattutto di fronte alla richiesta del figlio Connor di proseguire con il loro piano, ma il fatto che nonostante questo lui abbia comunque scelto di non tradire la fiducia di Miles dice molto, soprattutto se consideriamo che il loro rapporto è stato la vera continuità di queste due stagioni, e si poteva concludere in maniera ben peggiore.
Si tratta di un addio dunque, per quanto riguarda Revolution, e con sentimenti molto contrastanti, come avrete capito. E’ stata comunque una bella avventura e ringrazio tutti voi per avermi letto con continuità! Alla prossima!