Sleepy Hollow – Pittura Infamante/Kali Yuga (S02E13/14) #SleepyHollow

Sleepy Hollow continua a stupire. Dopo una gran bella corsa che ha portato al Midseason finale ed una puntata abbastanza lenta per fare un po’ il punto sulla situazione, “Pittura Infamante” riesce a fare entrambe le cose: ci riporta nel bel mezzo della lotta tra bene e male ma allo stesso tempo può benissimo essere considerato come un episodio stand-alone.

Come abbiamo visto più e più volte, Ichabod è praticamente un Forrest Gump del 18° secolo, visto che sembra sia entrato in contatto con tutte le maggiori autorità dell’epoca. Continua a leggere

Sleepy Hollow – Paradise Lost (S02E12) #SleepyHollow

Bentornati ai miei lettori qui su TV and Comics, spero abbiate passato delle feste tranquille e serene, e che il 2015 sia cominciato nel migliore dei modi! E se non è stato così… beh, sono certa che migliorerà! Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi, per aver reso un mio articolo (la recensione de La Ragazza di Fuoco), il più letto su TV and Comics del 2014! E con questo faccio il mio ritorno nel nuovo anno con una serie che ho amato fin dal principio, e cioè Sleepy Hollow.

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Dove eravamo rimasti?

Mea culpa, mea maxima culpa. Come avrete notato, non ho mai postato la recensione del mid-season finale, “The Akeda”, per vari problemi di connessione ma soprattutto di tempo, e per ciò me ne scuso. Invece di postare due articoli così ravvicinati, farò dunque qui un riassunto di quel che è successo nell’undicesimo episodio, e unirò nella recensione finale le opinioni di entrambi gli episodi. Continua a leggere

The Flash – The Man in the Yellow Suit (S01E09) #The Flash

Tempo di mid-season finale anche per The Flash, gran rivelazione del nuovo palinsesto televisivo! Sappiamo già che la serie ha avuto un prolungamento della prima serie a 23 episodi… so di essere la solita pessimista, ma spero non succeda come per The Tomorrow People, dove questa notizia ha portato un brusco rallentamento nello svolgimento della trama, e abbiamo visto come è andata a finire……………. parlando realisticamente, però, credo davvero che questo non sia il caso, dato che Flash ha tutt’altro materiale per le mani, e la qualità si continua a vedere episodio dopo episodio. Andiamo a vedere cosa è successo questa settimana dunque, ma non prima di aver salutato le nostre affiliate Flash e Arrow Italia e Serie TV la nostra droga!

Come al solito, cominciamo con una scena per poi cominciare il racconto dall’inizio: questa volta vediamo Barry correre per le strade di Central City, ma non solo. Sta infatti inseguendo “l’uomo nella tuta gialla” che da il titolo all’episodio. Il “reverse Flash”, insomma.

Ma torniamo a 24 ore prima, dove Joe e Barry stanno facendo il classico albero di Natale. Iris e Barry si scambiano poi i rispettivi regali, prima di essere interrotti da Eddie, che più tardi rivelerà ad Iris di credere che Barry provi qualcosa per lei. Iris, ovviamente, scoppia a ridere.

Caitlin, nel frattempo, perde più o meno 6 anni di vita quando Ronnie decide di seguirla in un garage sotterraneo, rivelandole dunque di essere vivo, e di essere diventato pure una specie di torcia umana. Oh oh oh, buon Natale!!!

Stacchiamo ora ad un’altra parte della città, e più precisamente ai Mercury Labs, dove vediamo il “Flash giallo” (Cisco gli dia immediatamente un nome!) fare irruzione nel laboratorio ed uccidere lo scienziato che si stava occupando di ricerca sulla velocità supersonica. Grazie ad un testimone, Barry viene informato della misteriosa scia gialla, e di conseguenza anche Joe deve dirgli delle minacce ricevute. Oltre ad informare Barry, Joe deve riferire tutto ciò che sa sul misterioso metaumano, e tutto il Team Flash concorda che potrebbero usare la tecnologia (che l’uomo in giallo non è riuscito a portare via) per tendergli una trappola… prima di fare ciò, bisogna convincere McGee (il proprietario dei Mercury Labs) a lasciar la tecnologia avanzata nelle loro mani. La risposta di McGee? No, ovviamente.

Barry, in seguito, mentre si trova alla stazione di polizia vede proprio l’Opposite Flash (dai Cisco, ci sei quasi!) su un edificio di fronte, e si mette al suo inseguimento. Qui torniamo alla scena d’inizio puntata, ma ovviamente poi proseguiamo nella visione, e vediamo i due venire a stretto contatto con il nemico che continua a dire a Barry frasi del tipo “tu sai chi sono, Barry” “è il tuo destino quello di perdere contro di me”. Di fronte a questo nuovo sviluppo, Barry scende in campo in prima linea per fare un nuovo tentativo con la dottoressa McGee, e stavolta quest’ultima acconsente all’utilizzo da parte degli S.T.A.R Labs della sua tecnologia. Convinta con un ricatto, ma son dettagli!

Caitlin e Cisco, nel frattempo, riescono a localizzare Ronnie e la ragazza cerca di raccontargli quello che era prima dell’incidente, ma lui nega e dice di essere solo e soltanto Firestorm! Possiamo solo immaginare la delusione e il dolore provato da Caitlin, che infatti poco dopo rivela a Cisco che, dopo l’incidente, sarebbe stata pronta a rinunciare a qualsiasi cosa pur di riavere Ronnie indietro, ma adesso che il suo desiderio si è avverato, preferirebbe lui fosse morto.

Il primo colpo di scena della puntata si ha quando Barry va a trovare il padre in prigione, che fa un po’ come la regina Elsa e gli dice “let it gooooooooooooo let it goooooooooooo!”, e ci infila anche un discorsetto sull’amore che Barry chiaramente prova per Iris. Lui, ovviamente, non ne può più di sentirsi dire ‘sta cosa da chiunque incontri e decide di vuotare il sacco rivelando i suoi sentimenti: per ora, però, sembra non avere speranze.

Agli S.T.A.R. Labs, nel frattempo, la trappola per catturare la scia gialla è stata messa in moto, ed effettivamente tutto sembra funzionare. Già, sembra… una volta imprigionato Opposite Flash nel campo di forza, il dottor Wells comincia a blaterare e blaterare, fin quando l’uomo in giallo si stanca e porta lo stesso dottore nel campo di forza con lui, coprendolo di botte e abbattendo il campo di forza. La cosa strana, però, è che non se ne va, ma anzi, affronta senza problemi la polizia, risparmiando soltanto Eddie. Caitlin riesce ad avvisare Barry che si precipita ai laboratori e porta la lotta all’esterno dell’edificio.

Quella che segue è una scena di lotta stupenda, forse la migliore della serie: quando sembra che Barry non ne abbia proprio più, però, dal nulla appare una palla di fuoco, ed esatto, avete indovinato, Ronnie è arrivato a dare manforte a Flash. A questo punto, il “Reverse Flash” (bingo!) deve arrendersi, non prima di aver rassicurato Barry però… questa non sarà l’ultima volta che i due si incontreranno.

Ritornati alla stazione di polizia, Joe è costretto a dire la verità a Eddie sui meta-umani presenti nella città, e ammette anche di conoscere la vera identità di Flash. Protagonista della scena successiva è sempre Joe, stavolta con Barry: i due discutono sull’importanza di Flash nella città, e l’uomo rassicura Barry sul fatto che ha fatto la scelta giusta. Il ragazzo è infatti preoccupato dell’incolumità delle persone che gli stanno intorno.

In chiusura di episodio, vediamo Wells entrare nella sua ormai famosa stanza segreta, ma questa volta non ci fermiamo qui, anzi… lo vediamo indossare un anello di Flash! Premendolo contro un punto preciso sul muro, appare un manichino simile a quelli usati da Barry e Oliver per le proprie uniformi; premendo poi lo stesso anello all’altezza della cintura, dei vestiti appaiono sul manichino: e sono quelli del Reverse Flash! L’uomo applica la tecnologia di McGee alla sua uniforme, prima di augurare un “Buon Natale” in una voce inquietantissima, la stessa che abbiamo sentito usare al Reverse Flash durante l’episodio. DAN DAN DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN.

TRIVIA:

– Cisco indossava una maglietta “Rock-paper-scissors-lizard-Spock”. Aggiungete a ciò il “Cooper Seldon” apparso qualche settimana fa nella serie Arrow, e possiamo tranquillamente affermare che in CW amano The Big Bang Theory.

– L’attrice che ha interpretato la dottoressa Tina McGee è Amanda Pays, che riprende il ruolo che aveva già interpretato nella precedente serie di Flash, negli anni Novanta.

TEORIA:

Pensiero ovviamente totalmente personale, ma quando ci sono rivelazioni di questo genere così presto nella serie, quasi sempre le cose non sono come sembrano a prima vita… e allora, che Wells sia il Reverse Flash del futuro? Questo spiegherebbe perchè sullo schermo vediamo nello stesso momento sia il Dottor Wells che l’uomo in giallo. Oppure Flash e il Reverse Flash potrebbero essere la stessa persona, e cioè Barry Allen? Sappiamo, grazie a Wells, che Flash tra 10 anni è dato per “disperso” e assente… che sia tornato indietro nel tempo? Ma, se così fosse, quale è il motivo? E l’assassino della madre di Barry può essere davvero Barry stesso? Tante domande che lo show ci ha simpaticamente propinato, ovviamente, nell’episodio che precede la pausa invernale… maledetti! Prima parte di stagione che si chiude ottimamente, così com’era iniziata, e non possiamo che cominciare il conto alla rovescia per i nuovi episodi. Appuntamento al 2015 dunque!

 

The Flash – Flash vs. Arrow (S01E08) #TheFlash

E’ tempo di crossover per The Flash! La prima parte del doppio-evento tanto annunciato e atteso è arrivato… chi sarà a prevalere? Il fulmine o la freccia? Scopriamolo insieme, ma non prima di avervi invitato a visitare le nostre affiliate Serie TV la nostra droga, e Arrow e The Flash Italia!

Mentre The Flash corre attraverso Central City per salvare più persone possibili, un uomo fa il suo ingresso nella banca della città, causando una pazzia generale. Come in un remake di 28 Giorni Dopo, infatti, tutti cominciano a darsi addosso l’un con l’altro, e solo l’intervento fulmineo (letteralmente) di Barry riesce ad evitare che una madre spari al proprio figlio. Purtroppo, il nostro supereroe preferito è arrivato sulla scena con un attimo di ritardo, e il meta-umano responsabile dei fatti è già fuggito. Barry ricompare poco dopo sulla scena del crimine, stavolta nei suoi abiti civili per contribuire alle indagini.

Vediamo poi Eddie ed Iris discutere di Flash, e in seguito i due avranno delle frizioni quando Eddie rivela di voler fermare il supereroe, invece di fargli pubblicità. Iris rintraccia proprio quest’ultimo per spiegargli la situazione e metterlo in guardia, prima che i che vengano interrotti da Cisco, che grazie ad un segnale ricevuto dai soldi rubati, pensa di aver rintracciato il criminale. Il dispositivo, però, viene trovato anche da lui proprio nel momento in cui la polizia fa irruzione e cerca di arrestarlo. Ovviamente, usa immediatamente i suoi poteri, che come ci hanno spiegato dallo S.T.A.R Labs consistono nel modificare i valori della parte del cervello che gestisce le emozioni, rendendo praticamente le persone dei burattini nelle sue mani. Proprio nel momento in cui uno dei poliziotti sta per premere il grilletto della sua pistola puntata contro Joe, Barry riesce a portare gli altri agenti fuori portata, mentre una corda appare dal nulla ad immobilizzare il poliziotto… una corda, ed una freccia ad essa attaccata! The Arrow is in the house! Oliver si complimenta con Barry per la sua maschera prima di sparire nel nulla.

Scopriamo poco dopo che Oliver non è arrivato a Central City da solo, ma con i suoi inseparabili colleghi Diggle e Felicity: i tre stanno indagando su un misterioso killer che uccide utilizzando un boomerang, che verrà poi portato ad analizzare agli S.T.A.R. Labs. Nonostante Oliver sia restio sulle prime, viene poi convinto da Felicity ad accettare la proposta di Barry di lavorare insieme ai loro due casi, quello del Boomerang Killer e del rapinatore di banca. Il nostro caro Queen non sembra essere però l’unico a non voler mischiare i due mondi: Wells e Joe convocano infatti Barry dicendogli di non fidarsi di Arrow e di non volerlo intorno, ma il ragazzo difende il suo “mentore”. Mentore che, durante una seduta di allenamento, lo colpisce con due freccie per insegnargli che “deve sempre prestare attenzione all’ambiente circostante, non solo a quello che gli sta davanti”. Grazie, zio Olly.

Roy G. Bivolo, questo il nome del rapinatore, sembra che utilizzi una determinata sequenza di colori per scatenare la reazione nel cervello delle sue vittime, e di conseguenza Felicity e Caitlin ne stanno studiando una opposta, per poterlo così contrastare. Grazie ad un software facciale creato proprio da Felicity, l’uomo viene rintracciato e raggiunto poco dopo nel suo nascondiglio da Barry, che però rimane vittima pure lui del suo potere, riuscendo comunque a scappare. Sembra però che qualche effetto su di lui l’abbia avuto, dato che subito dopo vediamo un Barry molto diverso parlare con Oliver, sembrando quasi maldisposto (e non solo con Oliver, come scopriamo subito dopo!) e accusando l’amico di essere geloso dei poteri sovrannaturali che lui ha ereditato.

Proprio per questo si arriva al tanto atteso showdown tra Barry ed Oliver: quest’ultimo interviene a salvare Eddie quando Barry stava per aggredirlo e colpirlo in modo fatale. Senza dubbio per colpa della stregoneria attuata da Bivolo, ma in ogni caso, Arrow non starà di certo a guardare.

Mentre in un curioso siparietto il Team Arrow e il Team Flash discutono su chi tra i due vincerebbe in uno scontro, Barry trascina Oliver per la freccia che lo ha imprigionato, fermandosi in un vicolo. Oliver scocca subito una freccia esplosiva nell’edificio dietro a Barry, che viene scagliato in avanti per la forza della detonazione; a questo punto un’altra freccia viene scoccata contro Flash, contenente del tranquillante per cavalli, che però non colpisce il bersaglio che, anzi, inizia a correre a tutta velocità attorno al “nemico”, la cui unica scelta è quella di lanciare una freccia con attaccata una corda su un edificio e sollevarsi così in aria, dove viene raggiunto però subito da Barry che lo scaraventa di nuovo a terra. I due continuano a combattersi l’uno con l’altro finchè Oliver non usa di nuovo il trucco utilizzato in allenamento: lancia una freccia per distrarre Barry e nel frattempo altre due partono direttamente dalla sua motocicletta e vanno a colpirlo nella schiena, mentre Oliver riesce anche a colpirlo con un’ennesima freccia nella gamba. A questo punto Oliver tiene immobilizzato Barry (dopo avergli detto di credere ancora in lui) fino all’arrivo del furgone dello S.T.A.R. Labs, da cui vengono emesse una serie di luci abbaglianti che fanno tornare Barry in sè.

I due tornano in fretta alla “normalità” e, lavorando fianco a fianco, riescono a catturare Bivolo che Caitlin rinomina “Rainbow raider”, qualcosa come il cavalcatore dell’arcobaleno. WOW.

Arriva poi una scena che potrebbe perdersi nel marasma generale ma che invece ha un’importanza grandissima, per Arrow soprattutto: il ritorno della donna che anni prima era rimasta incinta di Oliver! E, ancora più interessante, la vediamo parlare al telefono proprio con il figlio! Era rimasto un alone di mistero su questo aspetto, ma dunque un figlio di Oliver Queen esiste, e sono sicura che prima o poi comparirà… mini-Arrow in arrivo?

Eddie, infine, ha finalmente l’appoggio di Iris nel dare la caccia a The Flash, e la ragazza lo dice pure a quest’ultimo, accusandolo dell’attacco ad Eddie dopo tutto quel che lei ha fatto per lui e intimandogli di non farsi più vedere.

La puntata si chiude con due uomini che vedono un vagabondo per strada e cercando di derubarlo. Gli chiedono se stia tremando per il freddo o per la paura… beh, sembra che stia tremando per il fuoco! Vediamo infatti che l’uomo si ricopre immediatamente di fiamme: si tratta di Robbie, il fidanzato di Caitlin creduto morto. E’ ora diventato Firestorm.

TRIVIA:

– La prima parte del crossover tra The Flash e Arrow si è tradotto in un ottimo risultato per la serie del supersonico eroe: con 4.34 milioni di telespettatori totali e un rating di 1.6 lo show ha visto il suo pubblico accrescersi del 22% e la demografica di due decimi, e ha così messo a segno il miglior risultato dal 2° episodio trasmesso.

– Il nome Roy G. Bivolo rimanda all’arcobaleno. Red Orange Yellow Green Blue Indigo Violet

 

The Flash – Power Outage (S01E07) #TheFlash

Si sapeva fin dall’inizio che questo episodio sarebbe arrivato: non può esistere show su un supereroe senza il fatidico momento in cui il suddetto perde i poteri e si trova ad affrontare il suo nuovo io, privato di una cosa che fino a poco tempo prima nemmeno esisteva. C’è però chi lo fa bene, chi lo fa male… e chi lo fa alla Flash! Prima di procedere al recap e alla recensione, diamo il benvenuto alle nostre nuove affiliate Arrow e The Flash Italia, e Serie TV la nostra droga… che aspettate? Su, correte a visitarle!

Power Outage comincia 10 mesi nel passato, quando un gruppo di amici si è ritrovato su una collinetta per assistere dall’alto all’avvio dell’acceleratore di particelle. Uno dei tre si è arrampicato su una torre che serve per far passare elettricità, e senza troppe sorprese, viene colpito dal raggio d’energia elettrica scaturito dall’acceleratore. Quel che sorprende, però, è che il ragazzo sembra essere morto…

Tornando poi nel presente, vediamo Wells entrare nella sua stanza segreta ed inserire un log sui “progressi” di Barry, e successivamente i due si confrontano quando il dottore rimprovera il ragazzo di approfittare dei poteri di Flash solo per se stesso e non sfruttandoli a pieno, cosa che potrebbe permettere grandi passi avanti per lo sviluppo di cure a malattie attualmente incurabili. La discussione viene interrotta quando Barry viene chiamato sul luogo di un omicidio, dove viene rinvenuto il corpo di un uomo totalmente bruciato ed irriconoscibile. Almeno per le tecnologie della polizia, ma grazie a Cisco, Barry riesce a risalire all’identità della vittima.

Pochi secondi dopo, Cisco rivela un segnale da una centrale elettrica compatibile con quello che ha bruciato il ragazzo appena identificato, e Barry si precipita sul luogo per incastrare l’omicida. Qui, però, si trova di fronte a Farooq (il ragazzo visto nel flashback iniziale) che si sta alimentando con l’energia della centrale. Quando percepisce l’incredibile energia propagata da Barry, Farooq gliela prosciuga fino all’ultima goccia, lasciandolo senza poteri.

Dopo un breve colloquio con i suoi amici/colleghi allo S.T.A.R Lab, che lo rassicurano che le sue cellule non possono aver cambiato struttura per un semplice confronto fisico, ed uno con Joe alla polizia a cui Barry confida i suoi dubbi, il ragazzo si imbatte in William Tockman, cioè il “Clock King”, il re degli orologi… e sì, avrà tutto un senso più tardi.

Farooq, intanto, si è portato fuori dallo S.T.A.R. Lab per poter affrontare Wells, che lui incolpa per la morte dei suoi amici e per il suo incidente. Quando, ovviamente, le porte non gli vengono aperte, comincia a distruggere tutti i pannelli elettrici e ad assorbire tutta l’energia presente nel laboratorio. A questo punto Barry, spiazzato dalla perdita dei poteri e sentendosi abbastanza inutile, convince i colleghi a lasciargli fare un tentativo, e cioè quello di parlare a Farooq, cercando di fargli capire che loro due sono simili e che non è necessario continuare sulla linea di distruzione intrapresa. Anche se mi sarebbe piaciuto vedere Barry avere successo, ciò non accade, e viene allontanato (non con gentilezza) da Farooq.

Wells passa quindi all’azione per proteggere Barry, e mentre dice di ragazzi di tentare di “riavviare” Barry con una nuova scarica elettrica, decide di liberare Tony Woodward per una situazione che non si può che definire “win-win”: se Girder avrà successo, la minaccia di Farooq sarà risolta; se invece fallirà, in ogni caso avranno guadagnato tempo per poter ridare i poteri a Barry.

Tony ci mette tutto l’impegno possibile ma nulla può contro i poteri troppo forti di Farooq, e muore poco dopo. Nel frattempo, dall’altra parte della città il Clock King sta approfittando del black out che sta colpendo l’intera città e mette in subbuglio l’intera stazione di polizia, facendo anche alcuni ostaggi tra cui Joe e Iris, che senza successo continua a sperare nell’arrivo di Flash.

Al laboratorio, Barry e Wells hanno un confronto acceso quando il ragazzo accusa il dottore di fregarsene di tutto e tutti e di pensare solo ai suo interessi, non curandosi affatto della vita di Tony, ma anzi, sacrificandola per raggiungere i suoi scopi. Ancora una volta, però, vengono interrotti da Farooq che fa irruzione nella stanza, e Wells riesce a convincerlo di lasciar stare Caitlin, Cisco e Barry, e di uccidere lui, se lui è il suo vero obiettivo. Nel vedere il proprio mentore a terra in procinto di essere colpito a morte, Barry supera il blocco psicologico che gli impediva di riprendere possesso dei suoi poteri, e a tutta velocità lo toglie dalla linea di fuoco, per poi mettere a terra Farooq in uno scontro “all’ultima scossa”. Si affretta poi alla centrale di polizia, per scoprire però che Iris ha fatto un buon lavoro anche da sola, dato che la situazione si è risolta senza troppi danni, se non consideriamo la ferita di Eddie che non sembra comunque seria.

Per concludere, Barry va a fare visita ad Eddie in ospedale, e ne approfitta anche per fare una capatina da Iris (che nel frattempo è alle macchinette del caffè) nelle vesti di Flash, dicendole che per lei vale la pena arrivare in tempo. La ragazza dimentica pure il caffè e se ne torna in stanza a mani vuote…

Il Dottor Wells, invece, recupera il corpo ormai senza vita di Farooq e sembra prelevargli un po’ del suo sangue, per “capire come abbia fatto a prendere i poteri di Flash”…

FINE

Bella puntata dunque, come avrete capito dalla recensione, ma non al livello delle precedenti secondo me… il perché è subito spiegato: il cliché dei poteri bloccati dalla testa. Okay, era probabilmente l’unico modo per non finire subito la crisi, ma mi sarebbe piaciuto che Barry avesse in qualche modo avuto successo nel tentativo di parlare a Farooq invece che affrontarlo in un confronto fisico… avrebbe dimostrato che Barry è un eroe anche senza i poteri, che amplificano soltanto il suo coraggio. Non so, è un discorso un po’ generale il mio, un po’ come il “è l’armatura che fa l’uomo o l’uomo che fa l’armatura” di Iron Man… vorrei sempre che fosse l’uomo a fare l’armatura e invece spesso ci viene mostrato il contrario. Anche se considerato quanto all’inizio siamo in questo show, sono sicura, anzi, strasicura che la persona di Barry riuscirà a mettersi alla pari con il supereroe. Altro appunto… nella scena con Iris e The Flash ho avuto il dubbio di essermi messa a guardare Superman invece di Flash! :p  A parte queste due cose, c’è ben poco altro da dire sullo show, che ha ingranato fin da subito e continua a spingere forte sulle sue punte di diamante: Barry innanzitutto, che alla fine è davvero un ragazzo normale che si è ritrovato tra le mani un potere più forte di lui e cerca di gestirlo al meglio. La coppia Caitlin e Cisco che è tra i migliori sidekick che io ricordi… sarà perché insieme formano un trio di nerd perfetti? La storyline invece più misteriosa e importante è quella che riguarda Wells… vogliono farci credere che stia tramando qualcosa mentre invece è soltanto un buono che cerca di salvaguardare Barry oppure sta davvero covando qualcosa? Insomma, quanto ci si può fidare di uno che finge di aver bisogno di una sedia a rotelle??? Capite il punto.

TRIVIA:

– I nomi che il Dr. Wells ha elencato nel dire a Farooq che conosce i nomi di tutte le vittime causate dal malfunzionamento dell’acceleratore sono tutti nomi di supereroi DC: Ralph Dibny (Elongated Man), Al Rothstein (Atom Smasher), Grant Emerson (Damage), Will Everett (Amazing Man), Bea de Costa (Fire).

– Questo è stato l’episodio prima del crossover con Arrow (un doppio episodio che andrà in onda settimana prossima, la prima parte in Flash e ovviamente la seconda in Arrow) e i toni della puntata sembra si siano adeguati e quindi scuriti rispetto al normale.

– Il Clock King è apparso (interpretato da Walter Slezak) in due episodi di Batman nel 1966. Dopo Arrow e The Flash, lo vedremo anche in Gotham?

Cisco’s shirt of the week:

Sleepy Hollow – Magnus Opus (S02E10) #SleepyHollow

Sleepy Hollow ritorna alle origini. Nelle scorse settimane mi avete visto più volte lodare la capacità degli autori nel tenere alta l’attenzione dello spettatore nonostante la trama procedesse ad un ritmo non certo sostenuto, e una delle armi migliori sfoderate in questa seconda stagione è stato l’allargamento del focus sui personaggi secondari.

Nella stagione d’esordio, ogni singolo episodio vedeva Ichabod ed Abbie lavorare fianco a fianco per venire a capo di qualsiasi cosa gli si parasse davanti, e gli altri facevano semplicemente da cornice, non diventando mai parte attiva dello show. Questo fatto è invece cambiato radicalmente, ed ora è una rarità vedere i nostri due ritrovarsi da soli ad affrontare una minaccia, ed è proprio quello che accade in Mangnus Opus.

Dopo una puntata, la scorsa settimana, in cui abbiamo visto esplorare il passato di Abbie e della sorella, e più precisamente riguardo alla morte della loro madre e ai motivi che l’avevano spinta a suicidarsi, (e per ricollegarmi al discorso appena fatto, gli autori si sono inventati una banale influenza per poter mettere fuori gioco Ichabod. Una banalità, come dicevo, ma necessario per giustificare l’assenza di una parte importante come Ichabod nello show. Le punte di diamante rimarranno sempre loro, non importa quanti bei personaggi gli crescano a fianco.) questa volta vediamo Ichabod ed Abbie di fronte, ancora una volta, al Cavaliere senza Testa.

Abraham, come dice il suo stesso nome, non è proprio conosciuto per essere trabordante di materia grigia, e fa una cosa che a molti può sembrare una vera e propria caz…. volata. Quando i tre arrivano allo scontro, a sorpresa è proprio il Cavaliere ad avere la meglio e prevalere su Ichabod ed Abbie, ma alla fine decide di non infliggere il colpo di grazia e risparmiarli. Perchè? Beh, in effetto a primo acchitto la cosa sembra avere ben poco senso, ma se pensiamo alla sua dinamica con Katrina, e a tutte le volte che l’ha dichiarata sua accusando Ichabod di averla rubata a lui, ci può stare che nel suo cervello malato voglia che il nemico rimanga in vita per assistere alla sua vittoria finale. No?

L’altro grande punto di domanda crescente di questa stagione è stato Henry. E no, non mi riferisco all’interpretazione di John Noble che puntata dopo puntata si è confermato stellare in tutti i sensi. Ho avuto però paura che, attenendosi al clichè “il cattivo fa qualcosa ma all’ultimo viene fermato dai buoni”, si potesse perdere qualcosa in quanto a credibilità, dato che comunque le vicende per ora ruotano soprattutto intorno a lui. Ed invece con questo episodio le cose si sono bilanciate, perchè (ditemi se sono stata l’unica) ho davvero avuto l’impressione che Henry avesse un po’ previsto tutto, e che addirittura possa aver fatto quel che ha fatto per tenere in qualche modo impegnati e distratti Ichabod ed Abbie, di modo che non interferissero con la sua raccolta di energia necessaria a far crescere a pieno Moloch.

Fatemi sapere se questa impressione l’ho avuta soltanto io o se sono in compagnia! Nel frattempo, Sleepy Hollow continua a confermarsi uno degli show di punta della stagione televisiva americana, e a questo punto non vedo l’ora di vedere come si andrà a chiudere lo scontro tra Ichabod e Moloch… secondo me, qualcuno ci lascerà le penne. Qualche idea?

The Hunger Games Mockingjay review – #THG

Sono appena uscita dal cinema e, che dire? Wow. Ho bisogno di riflettere su questo film e, perchè no, di riguardarlo. Con “La ragazza di fuoco” avevo avuto una reazione più immediata, forse per il finale sul più bello, ero uscita dal cinema in piena crisi adrenalinica praticamente! In questo caso è diverso, anche se (per ora non spoilero il finale, lo troverete in dettaglio a fine articolo) il finale sapevamo tutti avrebbe lasciato in sospeso la storia, sono comunque riusciti a chiudere bene la prima parte, proprio come se fosse un capitolo. Da adesso in poi, si volta pagina e comincia la guerra vera. Ho temuto che il film sarebbe finito quando…… no, ve lo dico alla fine. Partiamo!

mockIl film si apre nei momenti praticamente appena successivi a dove si era chiuso il precedente, e cioè dopo che Katniss viene informata da Gale che il Distretto 12 non esiste più. Non possono essere passati più di un paio di giorni, perchè vediamo Katniss che ha problemi a dormire nel sottosuolo che rappresenta la casa del Distretto 13, ma allo stesso tempo rifiuta di essere messa sotto farmaci che le permetterebbero di dormire. Non ci vuole un genio per capire che Katniss non si fida delle persone che ha intorno e vuole rimanere il più lucida possibile.

Dopo aver fatto la conoscenza della presidentessa Coin, quest’ultima e Plutarch cercano di convincere Katniss ad essere la loro leader, ma la ragazza continua ad imputargli il non aver salvato Peeta al suo posto, e di averlo lasciato nelle mani del Capitol, probabilmente a morire. I due capiscono che Katniss non ha compreso a pieno fino a che punto entrambe le parti si sono ormai spinte, e decidono di mandarla nella sua vecchia casa, il Distretto 12, per far si che si renda conto dei danni che Capitol ha provocato ai suoi luoghi tanto amati. Qui arriva una scena che è davvero… non so neanche come descriverla, mi ha spezzato il cuore. Vediamo Katniss scendere da sola dall’hovercraft ed aggirarsi tra le rovine, quando ad un certo punto si accorge di aver messo il piede su un teschio umano. Ovviamente lo shock prende il sopravvento e le gambe le cedono, e comincia a trascinarsi in giro fino ad un cumulo di macerie dal quale riesce a vedere parte del distretto, o quel che ne è rimasto, cioè il nulla più assoluto: rovine su rovine, e migliaia di corpi ammucchiati l’uno sopra l’altro. Grandissima scena e grandissima recitazione da parte della Lawrence che si dimostra sempre più a proprio agio nei panni di Katniss Everdeen.

Durante la sua visita al Distretto, Katniss riesce anche a recuperare Ranuncolo, il gatto tanto odiato da lei quanto amato dalla sorellina Prim, che ormai tanto sorellina non è, è diventata alta quasi quanto lei! Proprio grazie ad una cosa detta da Prim, Katniss si convince a diventare leader della rivoluzione. Pone però alcune condizioni: vuole che, alla prima occasione utile, Peeta, Johanna ed Annie (i  vincitori presi ostaggio dal Capitol) vengano liberati, e che ogni crimine a loro carico venga perdonato. In particolare si riferisce a Peeta, apparso in collegamento dal Capitol qualche ora prima invitando i ribelli a deporre le armi e porre fine alla violenza. Ma la condizione fondamentale per Katniss in realtà è: “Mia sorella può tenere il gatto”. Testuali parole. Nient’altro da aggiungere.

A questo punto entra in scena una vecchia ma sempre gradita conoscenza: Effie. Nel giro di 5 minuti mi ha fatto fare un sacco di risate! Le uniche del film, onestamente. Dal momento in cui entra in scena con la sua espressione addolorata per essere tenuta “prigioniera” in quella spoglia dimora, senza trucco o parrucco… capirete il tremendo dolore, insomma. Plutarch vuole che sia lei ad essere a fianco di Katniss nella trasformazione da semplice ragazza a leader, e la donna, nonostante sulle prime si rifiuti, alla fine cede e si presenta a Katniss poco dopo con dei bozzetti lasciati da Cinna proprio per la rivoluzione. Qui altro siparietto nel momento in cui Katniss ed Effie si reincontrano: quando la ragazza le chiede cosa ci faccia lì, lei risponde dicendo che è una rifugiata politica, e che è costretta a subire la tremenda situazione, affrontando il resto della sua vita con indosso una tuta da lavoro! E senza caffè, per giunta! La crudeltà nel Distretto 13 non ha proprio fine.

Tornando seri, da qui il film comincia a crescere di intensità, e vediamo Katniss alle prese con i primi video che Beetee manderà poi nel sistema televisivo del Capitol. Come Haymitch però sottolinea dopo un tentativo disastroso di far recitare a Katniss un promo rivoluzionario, le azioni da lei svolte che sono rimaste nella memoria di tutti erano arrivate in maniera spontanea, senza che nessuno le avesse dato input o l’avesse imboccata. Si parte quindi alla volta del Distretto 8, considerato relativamente sicuro perchè bombardato da poco dalle forze del Capitol. Qui Katniss fa visita ad un ospedale pieno zeppo di feriti di qualsiasi genere ed età: la distinzione però non si applica quando appare Katniss. Tutti sono pronti a combattere al suo fianco, e glielo dimostrano con l’ormai famoso segno con le tre dita alzate al cielo. Katniss, commossa da tale devozione, è ora più convinta che mai, ma quando passano oltre per proseguire la visita al Distretto, degli hovercraft mandati da Snow passano sopra di loro, e il gruppo capisce troppo tardi il loro obiettivo, e i velivoli vengono abbattuti con una freccia scoccata da Katniss solo dopo che le bombe sull’ospedale vengono sganciate, incendiando la struttura e non lasciando superstiti; in questo modo, secondo il Presidente, verrà lanciato un segnale a coloro che decideranno di accostarsi alla Ghiandaia. Katniss a questo punto si ricorda della ragione per cui sta combattendo: gli innocenti. Capisce, forse per la prima volta, che questa è ormai diventata una cosa più grande di lei e che il peso va ben oltre le sue spalle, ma che deve farsene carico perchè per gli altri il simbolo, la Ghiandaia Imitatrice, è lei e lei sola. Il promo perfetto è quindi servito: sullo sfondo l’ospedale in fiamme, Katniss attacca duramente Capitol e il Presidente Snow, accusandolo di non fermarsi di fronte a nulla, nemmeno a degli innocenti feriti e disarmati. Ma dice anche che non devono farsi illusioni, perchè nonostante quello che stanno facendo per fermarlo, “il fuoco sta divampando… e se noi bruciamo, voi bruciate con noi!”. Ciak.

 Verrai, verrai… all’albero verrai? Cui hanno appeso un uomo che tre ne uccise, o pare?

Strani eventi qui si sono verificati, e nessuno verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all’albero degli impiccati…

Con questa canzone che perfettamente si addice allo spirito di sacrificio dei ribelli assistiamo all’abbattimento della diga che fornisce l’energia a Capitol, procurando così un black-out in tutta la zona.

Peeta, nel frattempo è sempre più deperito, e nei video sembra mostrare segni di tic nervosi, probabilmente causati dalle torture a cui è sottoposto. Katniss non perde comunque la fiducia in lui, dando la colpa delle parole che dice a delle costrizioni, o a dei ricatti fatti al ragazzo. Gale, invece, gli da del codardo. Proprio durante uno dei video di Peeta, Beete decide di lanciare il video girato da Katniss nel Distretto 8, causando una reazione nel ragazzo tenuto prigioniero. Qualcosa cambia nella sua espressione, sembra tornare in sè, e nonostante Caesar cerchi di incalzarlo per fargli continuare la sua crociata contro i ribelli, alla fine Peeta sfrutta il momento di lucidità per avvisare Katniss: riesce infatti a dire “Stanno arrivando. Nel Distretto 13, vi uccideranno tutti!” prima che qualcuno lo porti via e la trasmissione venga interrotta. L’avvertimento permette al 13 di usare quei pochi minuti in più a disposizione per mettere al sicuro nei piani più bassi tutta la popolazione e non registrare alcuna vittima civile, non rispondendo nemmeno al fuoco per non rivelare la propria posizione.

Il giorno dopo, quando l’attacco è ormai finito, vengono verificati i danni che comunque non sono così disastrosi come avrebbero potuto essere se Peeta non avesse avvisato dell’attacco in arrivo.  Snow, però, ha posto un parziale rimedio, facendo lanciare sulle rovine esterne e visibili intorno al Distretto un mare di rose bianche, in modo da minacciare Katniss, che capisce immediatamente il messaggio: Peeta verrà ucciso a causa sua. Ancora una volta, il peso della responsabilità sembra schiacciarla e lei decide che non può più andare avanti.

Di fronte a questo crollo, Plutarch, la Coin e il resto del gruppo capiscono che Katniss non può reggere senza avere la certezza che Peeta sia al sicuro, e mandano dunque una squadra di volontari (tra cui Gale) a salvare il ragazzo e le altre due prigioniere, approfittando della mancanza di elettricità che ha diminuito e non di poco le capacità del Capitol anche nell’utilizzo dei radar. Sfruttando questo fatto, Beetee si infiltra ancora una volta nelle frequenze nemiche, e tiene occupati tutti i servizi attivi mandando in onda un filmato in cui Finnick parla, prendendola ovviamente alla larga, dei tempi in cui, fresco vincitore dei giochi, il Presidente Snow vendeva il suo corpo, e rivelando alcuni segreti relativi proprio al Presidente. La missione dei ribelli così può iniziare indisturbata, dato che i radar sono fuori uso, e il gruppo raggiunge in fretta il centro di addestramento reclute, posto in cui vengono tenuti Peeta, Johanna ed Annie. La missione viene portata a termine dopo alcuni intoppi e spaventi (tra cui il fatto che Snow sia a conoscenza dell’azione in corso), e Gale infatti, tornato al 13, dice a Katniss che nessuno ha opposto loro resistenza anche se i sistemi di difesa erano tornati in funzione.

Il perchè è presto spiegato, e ci viene mostrato non appena Katniss reincontra Peeta: mentre la ragazza va per abbracciarlo, lui le si scaraventa addosso tentando di strangolarla. E ci riuscirebbe, se non intervenisse Boggs colpendo Peeta alla testa con un vassoio mettendolo fuori gioco. Qui, lo ammetto, ho avuto un attimo di panico perchè pensavo avrebbero chiuso il film su questo momento: Peeta che tenta di strangolare Katniss. Non li avrei mai perdonati, giuro! Fortunatamente non è stato così, e vediamo anche i momenti successivi al fatto, cioè Katniss che si risveglia con un collarino ed impossibilitata a parlare, la Coin che comunica ai cittadini del Distretto dell’operazione appena portata a termine, ed infine vediamo Katniss avviarsi per i corridoi in cerca della stanza dove è tenuto Peeta, per scoprirlo legato a forza ad un lettino dove il ragazzo continua a contorcersi per liberarsi, come fosse in preda ad un raptus. Nero.

Il film finisce così, e come dicevo, nonostante una chiusura definitiva non fosse possibile, meglio di così non poteva andarci. La prima parte, quella con una Katniss determinata ma bloccata dalla paura che le sue azioni potessero danneggiare Peeta, era questa. Ora la parentesi si è chiusa, e se ne apre un’altra: quella della guerra che ora sarà più cruda che mai, quella della salute mentale di Peeta e della situazione di Johanna (che abbiamo visto davvero cambiata e ferita), quella insomma che non darà niente e nessuno per scontato, e dove tutto potrà succedere. E succederà, ne siamo certi.

Perchè dicevo che ho bisogno di rivedere questo film? Beh, perchè sicuramente è molto diverso dagli altri per vari motivi: perchè l’azione non è confinata all’arena; perchè i protagonisti non sono delle vittime ma sono dei volontari pronti a sacrificare la loro vita per un bene più grande di loro; perchè scene così forti non le ricordo nei due film precedenti; perchè, e forse questo è il motivo principale, Katniss non è stata il punto focale del film, ma per la prima volta il punto focale è la rivoluzione in corso. Tutto gira, come è giusto che sia, intorno a questo, e Katniss diventa quindi una pedina del gioco. Se ci fate caso, lo noterete sicuramente: quando Katniss scende le scale del 13 per mettersi al sicuro in mezzo agli altri e quindi viene paragonata a un qualsiasi altro cittadino che sta solo facendo un ruolo un po’ più importante (okay, un po’ TANTO più importante, ma capite quel che intendo dire?), lo si vede anche dal fatto che i personaggi principali dei precedenti hanno meno scene, ed invece più personaggi hanno la stessa importanza, in termini di apparizione sullo schermo. Peeta (a tal proposito, i miei migliori complimenti a Josh Hutcherson per la performance nel film), Gale, Haymitch, la Presidente Coin, Plutarch, Beetee, Prim, Finnick… ognuno ha fatto il suo ruolo, non ce n’è uno che ha prevalso sugli altri (a parte ovviamente Katniss che infatti non ho messo nella lista).

Cosa succederà dunque? Riusciranno Beete e gli altri, con i mezzi a disposizione, a trovare il modo per annullare il depistaggio messo in atto dal Capitol sulla memoria e i ricordi di Peeta? E in che modo questo influirà su Katniss e il suo apporto alla rivoluzione? Più si va avanti e meno margine di errore ci sarà, è naturale, e sarà quello il momento in cui la Ghiandaia Imitatrice dovrà, ancora una volta, dimostrare di essere degna del ruolo che le è stato assegnato. May the odds be ever in your favour.

(Se ne avete voglia, tra qualche giorno scriverò un articolo con le differenze tra il film ed il libro e probabilmente anche un “cosa accadrà poi”… se invece volete rimanere spoiler-free, appuntamento al Novembre 2015!)

In memory of Philip Seymour Hoffman

The Flash – The Flash is Born (S01E06) #TheFlash

Cosa succede quando l’acciaio incontra la velocità? Questa la domanda su cui si fonda l’episodio in questione, ed ovviamente su questo si basa anche una delle innumerevoli sfide che Barry deve affrontare per diventare il supereroe che sogna di essere: abbattere il limite del suono.

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La puntata si apre con Iris che, ancora una volta, sta scrivendo un articolo sul suo blog riguardo “The Streak”, in italiano “La Striscia” che sta attraversando la città per aiutare le persone in difficoltà. Tre decimi di secondo dopo aver postato l’articolo (grazie alle abilità di Barry di “lettura veloce”), proprio il misterioso eroe in maschera si presenta portandola sul tetto per fare quattro chiacchiere. Qui, le chiede ancora una volta di smettere di scrivere su di lui, e davanti all’ennesimo rifiuto, spera almeno che lei si riferisca a lui in qualche altro modo….. QUALSIASI altro modo.

La loro conversazione viene interrotta quando Barry sente delle sirene in lontananza e si porta sul luogo dove sta avvenendo un inseguimento in macchina tra la polizia e un uomo. Eddie, ad un posto di blocco creato per l’occasione, spara verso la vettura, ma la pelle del ragazzo alla guida diventa metallica e il proiettile viene deviato. Quando Barry arriva sulla scena, l’uomo scende dalla vettura e tra i due inizia uno scontro che ha però vita breve: Barry, infatti, si spezza una mano tirando un pugno al petto dell’uomo che nel frattempo è diventato di nuovo di metallo. Tornato agli S.T.A.R. Labs, Barry cerca di capire insieme al suo team come sconfiggere “l’uomo d’acciaio”.

Il giorno seguente, nell’ambito dell’investigazione da parte del procuratore distrettuale, Barry viene a conoscenza del vero nome del metaumano: Tony Woodward. Il nome richiama qualcosa alla mente del ragazzo: Woodward era infatti un compagno di classe suo e di Iris, ed ha compiuto ripetuti atti di bullismo contro Barry nel corso degli anni di scuola.

Nel frattempo, Joe fa visita ai laboratori L.A.B.S. per incontrare Wells e chiedergli di aiutarlo nell’indagine sulla morte di Nora, la madre di Barry. Joe ora, infatti, crede alla versione che il ragazzo ha sempre sostenuto, e cioè quella di un uomo all’interno di un fascio di luce ed energia, e vuole sapere dal dottore se è possibile che qualcuno con le stesse capacità e poteri di Barry abbia potuto uccidere Nora 14 anni prima, ma Wells è irremovibile nel bloccare e negare questa possibilità.

L’indagine intanto continua, e Barry ed Eddie scoprono che Tony lavorava come operaio in un birrificio di Central City, fino al giorno dell’incidente con l’acceleratore di particelle. Da quel momento in poi, le sue tracce si sono perse.

Grazie ad Iris, però, che incontra per caso Tony in un bar, Barry riesce a risalire alla posizione del ragazzo. O meglio, sarebbe meglio dire “La Striscia”, visto che Iris ha usato il suo blog per mettersi in contatto con lui e avvertirlo del pericolo in agguato. Barry, però, non è ancora preparato ad affrontare l’uomo di acciaio, e anche questo scontro si conclude come il precedente, con Barry in condizioni critiche. Viene riportato allo S.T.A.R Labs da Cisco e Caitlin, e qui gli viene detto che per poter fare qualche danno reale a Woodward, Barry dovrebbe colpirlo con un pugno correndo ad una velocità di Mach 1.1 , cioè più veloce del suono. Ovviamente, il ragazzo non è convinto di farcela, e di sicuro non aiuta sapere che se il pugno non verrà scagliato alla velocità esatta, praticamente ogni osso del suo corpo si frantumerà.

Iris, per il suo coinvolgimento con il blog, viene rapita da Girder (soprannome dato a Woodward da Cisco e che significa “trave d’acciaio”) e portata alla scuola che frequentavano da ragazzi. Grazie all’allarme azionato da Iris, la polizia riesce a localizzare i due, e lo stesso vale per Allen che si precipita alla posizione segnalata per salvare l’amica. Qui Barry le prova davvero tutte per combattere in modo intelligente e mettere al tappeto l’avversario, ma quando capisce che non c’è altra soluzione, decide di provare il tutto per tutto e si allontana a 5.3 miglia di distanza: la distanza perfetta per raggiungere una velocità di Mach 1.1. Segue una scena davvero epica, con Barry che cerca di correre più veloce che può per raggiungere l’obiettivo: ce la fa! Scaglia un “pugno supersonico” (Cisco…………… di nuovo) a Woodward, atterrandolo. Il ragazzo riesce però a rialzarsi… e stavolta è Iris che lo mette fuori gioco con un altro pugno.

Woodward viene portato nella prigione degli S.T.A.R Labs e qui Barry rivela la sua vera identità a lui, forte del fatto che non vedrà la luce del sole per molto, molto tempo.

Barry va poi a trovare Iris e si scusa con lei per essersi allontanato, e i due sistemano velocemente le cose, anche se Iris non è sicuramente meno incline a parlare de La Striscia giorno e notte. Per lo meno, Barry riesce a farle cambiare nome… d’ora in poi in città ci si riferirà a lui come “The Flash”.

L’episodio si conclude con il capitano West che, nella sua casa, sta guardando alcuni files relativi all’omicidio di Nora Allen, ma viene interrotto da un fascio di luce e di energia contenente un uomo… esatto, sembrerebbe proprio lo stesso descritto da Barry. Se ne va dopo poco, portando con se i files e lasciando un messaggio per West: “Smettila. O altrimenti…” con un pugnale conficcato in una foto di Iris.

TRIVIA:

  • Il Dt. Wells si riferisce a Girder come “l’uomo di acciaio”. A chi non è venuto in mente Superman alzi la mano! *nessuno alza la mano*
  • L’abilità di Girder di trasformare la propria pelle in acciaio è molto simile a quella di Colossus, un personaggio degli X-Men. E pure a quella di un altro metaumano apparso recentemente in Agents of Shield.
  • Iris dice di aver ricevuto segnalazioni anche su un altro metaumano, che sarebbe in grado di darsi fuoco senza in realtà bruciare. Molto probabilmente l’uomo di cui si parla è Ronnie Raymond, conosciuto nell’universo DC come Firestorm.
  • La prigione utilizzata per contenere i metaumani in Flash è la stessa usata in Arrow per il breve periodo in cui Moira Queen, la madre di Oliver, era stata rinchiusa.
  • Mentre Eddie stava rincorrendo l’ex collega di Woodward al birrificio, vediamo un’insegna riportante la scritta “Garrick’s Wharf”. Jay Garrick fu la prima persona a diventare The Flash, apparendo per la prima volta nel 1940. Barry Allen fu la seconda, nel 1956.

Sleepy Hollow – Heartless (S02E08) #SleepyHollow

Quando Sleepy Hollow ha fatto la sua comparsa sui nostri schermi, ormai un anno fa, in tanti hanno storto il naso di fronte alle somiglianze che lo show sembrava avere con altre serie a lui precedenti. Alcuni dei nomi che erano stati fatti ai tempi includevano Sherlock, Lost ed X-Files. Mica poco, insomma! L’episodio numero otto, intitolato Heartless, non si può dire che abbia smentito questi rumors che tornano dunque più attuali che mai.

The Bachelor. Okay, questa non è proprio una somiglianza, ma più una parodia. Visto però che mi ha strappato un sorriso, la voglio inserire comunque perchè, come i fans possono testimoniare, Sleepy Hollow è anche un po’ riguardante Crane e le due donne della sua vita: Katrina ed Abbie. Anche se fino ad ora i loro ruoli sono sempre stati ben definiti, non metterei la mano sul fuoco che le attenzioni di Ichabod possano spostarsi sulla propria partner. In ogni caso, lo show si apre con Ichabod e la moglie seduti sul letto che parlano (con un’inquadratura stile esterna di Uomini & Donne) dell’amore, e di cosa significhi e simboleggi, ed è molto poetico…………….. finchè non viene inquadrata la televisione, e scopriamo che i due stanno commentando un reality show. Due vecchietti che guardano la D’Urso de no’artri, insomma! Anche se detta così la scena può sembrare carina, la dinamica tra i due sta cominciando a stancarmi un po’… sarà perchè il personaggio di Katrina non è mai stato il mio preferito, ma la vedo sempre intenta a rassicurare Ichabod del fatto che lei è sempre la stessa donna di cui si era innamorato, che non è mai cambiata, che loro due hanno bisogno l’una dell’altro, bla bla bla. Insomma… un cambio di passo non farebbe male!

“This is Supernatural!” E pure qui, lo ammetto, imbroglio un po’. In realtà la frase viene detta come una semplice reazione di Abbie all’aver trovato dei corpi morti sicuramente di una morte non naturale, ma insomma… è un bel modo di introdurre il nuovo cattivo, quindi perchè no?? Questa settimana, sempre per opera del figlio di Katrina ed Ichabod, Henry, vediamo evocare all’uomo una creatura con sembianze umane, più precisamente femminili, ma che di umano non ha nulla, e difatti è proprio questo essere a dare il titolo all’episodio: “heartless”, cioè senza cuore. La sua missione è quella di individuare vittime civili con desideri sessuali molto internalizzati e quindi sconosciuti a chiunque altro, impersonare e prendere le sembianze dell’oggetto di questi desideri ed attirare così in una trappola le vittime, alle quali verrà letteralmente risucchiata l’anima dal corpo. Anima che verrà immagazzinata in un barattolo da Henry e che verrà usata come nutrimento per la crescita di Moloch.

Sì, avete capito bene! Come ricorderete dalla scorsa puntata, Henry era riuscito nell’intento di far rimanere incinta Katrina di questo baby demone, ma Abbie ed Ichabod erano riusciti, almeno in apparenza, a salvare la donna da morte certa ed anche ad allontanare il demone dal suo grembo. E questo hanno fatto effettivamente, ma i due hanno semplicemente allontanato l’energia di Moloch da Katrina, spostandola da qualche altra parte dove il feto (si può chiamare così???) ha potuto continuare a svilupparsi ed ora ha le sembianze di un demone bambino, che deve crescere a tutti gli effetti come un normale essere umano. Lo so, state pensando a Voldemort, ed effettivamente ci somiglia pure.

Fortunatamente, come era anche ovvio e prevedibile, Ichabod ed Abbie (con l’aggiunta di Katrina ed Hawley al loro team) riescono a fermare il succubus prima che questi raccolga l’energia necessaria a far sviluppare completamente Moloch, ma nonostante questo, Henry ha sicuramente fatto un importante passo avanti nella sua missione di portare il suo padrone dal purgatorio al mondo reale.

La storyline della puntata si ferma essenzialmente qui, ma fortunatamente il resto del tempo è stato ottimamente occupato da moltissime interazioni tra i personaggi, la cui maggiorparte è avvenuta con un rapporto uno-a-uno: abbiamo finalmente visto Abbie e Katrina parlare senza avere Ichabod a fare da intermezzo, e credo che le due arriveranno presto ad un qualche tipo di scontro riguardo ad Henry, dato che Katrina è ancora convinta che per salvare il proprio figlio sia necessario tagliare le corde che lo legano a Moloch, mentre Abbie crede che sia Henry ad essere crudele, e che questo aspetto venga solo enfatizzato dalla presenza di Moloch, ma che non ne sia del tutto dipendente. Con i dialoghi Hawley-Abbie, invece, gli autori hanno messo le carte in tavola, e se c’è qualcuno che ancora non vede che Hawley ha una cotta per Abbie, beh… vi consiglio un oculista! Rapporto che viene visto con un occhio di diffidenza da parte di Ichabod, che nonostante abbia spostato la maggioranza delle sue preoccupazioni su Katrina, continua ad essere molto protettivo di Abbie e non vuole dunque che le venga fatto del male.

Altro episodio ottimo per Sleepy Hollow, dunque, che deve però rompere al più presto le righe riguardo alla storyline di Moloch, che continua a proseguire a piccoli passettini, ma che rischiano di non essere più lunghi abbastanza per soddisfare i fans. E’ anche vero che, visto la qualità della serie, possiamo davvero lamentarci?

Sleepy Hollow – (S02E07) Deliverance #Sleepy Hollow

 

 

Quadrupla recensione per Sleepy Hollow questa settimana. Come avrete infatti notato, sono stata abbastanza assente ultimamente, ma ora sembra che i miei problemi di connessione siano sistemati e che potremmo trovarci puntuali ogni settimana con le recensioni.

Partiamo dall’episodio più lontano in linea temporale, e cioè il quarto: “Go where I send thee”. Cercherò di parlare solo in maniera generale dei vari episodi, visto che devo inserirne quattro e non mi piace perdermi in parole inutili. Per quanto riguarda questa puntata, c’è da dire che è stata un po’ atipica per quanto riguarda Sleepy Hollow. Atipica nel senso che è stato l’episodio che, fino ad ora, ha avuto meno a che fare con la faccenda di Moloch ed i Cavalieri. Ovviamente qualcosa c’è stato, come è giusto che sia, ma l’ora è stata quasi interamente occupata da un caso che ha tenuto occupati i nostri Ichabod ed Abbie, e fino ai momenti finali che hanno coinvolto Henry, l’episodio poteva benissimo essere considerato uno “stand-alone episode”, cioè un episodio che si può guardare anche da solo e che avrebbe totalmente senso anche così.

Ovviamente, però, Sleepy Hollow è una serie, ed ogni episodio deve andare ad incastrarsi con quello precedente e successivo come succede in un puzzle, e lo show si conferma ottimo in questo, dato che sono riusciti a rallentare la trama inserendo comunque qualche piccola scena che ha tenuto alto l’interesse per la storia generale, e questo aspetto non è da sottovalutare: ha dimostrato infatti che lo show può essere godibilissimo anche senza che il focus sia incentrato sulla storyline principale.

Tutto ciò che ho detto fino ad ora potrebbe essere benissimo copiato ed incollato per descrivere il successivo episodio, il quinto, intitolato The Weeping Lady. Anche qui un gran bell’episodio, anche qui un caso a sè che occupa la puntata, anche qui scene ed obiettivo finale che riguardano la storyline che ben conosciamo. In particolare, qualcosa sembra essere cambiato nelle dinamiche tra Ichabod e Katrina, la moglie: i due hanno infatti ciò che può essere definito un alterco quando Crane scopre che Katrina ha coperto la morte di Mary (la Weeping Lady). Niente che non si sistemerà credo, ma in ogni caso per la prima volta abbiamo visto Ichabod avere dei dubbi su Katrina. L’inevitabile altra faccia della medaglia è che il rapporto di fiducia tra di lui ed Abbie si è rafforzato ancora di più, per la felicità di Moloch, ne siamo sicuri. Sempre per quanto riguarda la storyline principale, mi è sembrato di capire da alcuni dettagli che Henry potrebbe ribellarsi a Moloch in un futuro non proprio lontano, e stancarsi di essere un semplice servitore… ma per ora è ancora #TeamApocalisse.

Passiamo invece ora al sesto episodio, “And the abyss gazes back”, il cui protagonista possiamo dire essere stato la new entry Joe Corbin, alle prese con l’accettazione dell’essere diventato un Wendigo e le inevitabili emozioni che ne conseguono. Ovviamente (e non potrebbe davvero essere altrimenti), come al solito è Henry ad essere il burattinaio che tira le corde, anche se più che essere ossessionato da Joe (che secondo Henry arriverà ad essere il male di sè stesso), l’uomo è molto interessato ad un liquido che che si trasforma in ragno. Ragno che (pure qui, ovviamente) viene poi ingoiato da niente popò di meno che la regina delle sfighe: Katrina!

Arriviamo dunque all’ultimo episodio andato in onda, Deliverance, che riprende proprio da dove si era chiuso il precedente, e cioè con Katrina che deglutisce il ragno. Ovviamente, Ichabod ed Abbie si mettono subito in modo per evitare che le cose prendano una piega disastrosa, e questo porta ad un’ora che è sicuramente la più intensa di questa stagione, e si piazza alle prime posizioni anche confrontata con gli episodi della prima. Giusto per farvi capire, a un certo punto ho persino pensato che sarebbero arrivati in fondo con il loro piano, che avrebbero ucciso Katrina e rilasciato Moloch. Cosa altamente improbabile se letta ora, lo so, ma durante l’episodio ho seriamente considerato questa ipotesi come reale.

I due Cavalieri dell’Apocalisse, nel frattempo, continuano a mostrare segni di “cedimento”, se così si può dire. Henry, infatti, sembra aver avuto un attimo di esitazione per quanto riguarda la parte con cui si vuole schierare. Attimo che ovviamente è finito lì, ma che sicuramente fa capire che tale ipotesi non è poi così lontana. Abraham (il Cavaliere Senza Testa), invece, ha addirittura rischiato di essere bruciato dalla luce del sole per impedire che Katrina venisse rapita… dal rapitore. Vabbè, capisco che non sia chissà cosa, ma ho visto anche questo dettaglio come un indizio che, a determinate condizioni, Abraham potrebbe rivoltarsi a Moloch.

Insomma, come avrete capito, Sleepy Hollow continua nella sua serie di ottimi episodi una settimana dopo l’altra, e ormai non si può più parlare di una sorpresa, ma di una serie che entra di diritto nelle migliori della stagione televisiva.