#GameOfThrones #TronoDiSpade – Oathbreaker (S6E03)

Il terzo episodio di questa stagione continua ad esplorare quasi tutti i fronti attivi della narrazione. Lo fa con ritmi più blandi rispetto ai primi due episodi, ma questo terzo episodio ci guida sempre di più dentro ad una trama fitta ed intricata.

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Nell’appuntamento della settimana scorsa ho sintetizzato la trama di Bran Stark dicendo che è ancora assai difficile capirne quale sia l’influsso futuro, ma sicuramente sta gettando luce su un passato che definire oscuro è quasi un eufemismo. Abbiamo sempre visto Eddard Stark come l’eroe buono, valoroso e impavido.. Attraverso queste visioni, la sua figura viene quasi ridimensionata e consegnata ad una realtà un po’ diversa da quella finora conosciuta. Una realtà che non lo vede così valoroso [diciamo pure un po’ cazzaro, dai!] , ma che sicuramente va ancora approfondita per trovare delle vere risposte.
La storyline di Bran è una di quelle che mi sta coinvolgendo di più per ora: anche se materialmente non porta questo grande contributo alla storia dal punto di vista globale, analizza un aspetto della storia mai esplorato in questi cinque anni addietro. E spero che si arrivi a gettar luce soprattutto su una figura: quella di Lyanna. Sicuramente ha ‘fatto’ qualcosa di trascendentale, o non avrebbe una statua commemorativa nelle cripte di Grande Inverno.. E sono appunto curiosa di scoprire che cosa ha fatto.

Stark – legittimi e non – grandi protagonisti di questo episodio, per l’appunto: anche Arya ha vissuto il suo ‘momento di gloria’ riottenendo la vista.. La piccola di casa Stark ha finalmente ottenuto il diploma di giovane adepta del Dio dai Mille Volti, e ora voglio proprio vedere che cosa questo comporterà. Non mi sembra questo grande passo avanti, almeno per ora, ma spero di potermi e dovermi ricredere al più presto. Sono anni che Arya vaga nella sua apatia e in una trama inconsistente, spero che la svolta sia vicina anche per lei.
Uno Stark a cui invece butta davvero male è Rickon. Non lo vedo bene, ora che è stato catturato e gettato dritto dritto tra le fauci di Ramsay.. Soprattutto non mi è piaciuta particolarmente la dinamica, il fatto che sia stato usato come merce di scambio. Penso che la posizione di Ramsay si stia aggravando di episodio in episodio: da che è entrato in scena non ha fatto altro che dar libero sfogo ad una sadica follia che, per quanto ci piaccia, non può rimanere impunita. Le sue ambizioni sono altissime, tutto ciò a cui punta gli si ritorcerà contro: uno scontro con i bruti sembra praticamente inevitabile, visto che il suo fine ultimo è arrivare a governare su tutto il nord. Non dimentichiamo quanti nemici ha lì fuori: Theon, se mai arriverà a Pyke e riuscirà a riallacciare i rapporti con sua sorella, sarà senz’altro in cerca di vendetta.. Stessa cosa varrà per Sansa visto ciò che ha subito da lui [sebbene io abbia ancora molto da ridire al riguardo, ma mi astengo dal commentare].. E alla Barriera non troverà di sicuro degli amici ad aspettarlo a braccia aperte.

Ad Approdo del Re, le cose si mettono male un po’ per tutti.. A partire da Tommen, che viene verbalmente massacrato da High Sparrow in quello che non è altro che il primo round della guerra tra realtà e fede. E anche per la old generation di Lannister non va propriamente bene: le figure di Jaime e Cersei sono sempre più in discussione, sempre più prive di credibilità.. E a poco serve la discutibile figura di Gregor Clegane al fianco di Cersei: nemmeno questo la rende più temibile come un tempo; la famosa walk of shame sembra aver definitivamente segnato la fine del suo tempo.. Nemmeno gli uccellini di Varys [che detta così è un po’ atipica] le apportano la sferzata che ci si potrebbe aspettare da chi ha mostrato di avere sempre un asso nella manica.

La mia incertezza, per questa stagione, non verte esclusivamente su Arya.. C’è un altro personaggio che attira i miei dubbi, e questo è Daenerys. Non si riesce più a capire chi sia, a cosa sia destinata, che risvolti possano esserci per lei e quali potrebbero essere gli spunti per lei.. E’ tornata proprio lì, da dove era partita, e non ne vedo il senso se questo non dovesse portare ad una chiusura della sua storia. Non capisco il motivo di riavvicinarla ai Dothraki, non capisco il motivo di metterla in una specie di ospizio per vedove dei Khal [che dopo aver considerato i loro mariti come degli eroi arrivano a considerarli dei falliti perché morti].. Non capisco davvero.

Il ritorno alla vita di Jon Snow mi ha regalato i due momenti più memorabili di questo episodio: l’abbraccio con il capo dei Bruti [preceduto da uno scambio di battute da osteria che, nella loro semplicità, mi hanno comunque strappato un sorriso] e la morte di Olly. Certo, la morte di tutti coloro che avevano pugnalato Jon, ma quella di Olly mi ha dato una soddisfazione particolare. Non so come interpretare il fatto che abbia rinunciato all’incarico di Lord Commander in favore di Edd, probabilmente un atto dovuto dopo quanto successo.. Ma sicuramente un fatto da approfondire

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