The Originals – Après moi, le déluge (S1E11)

Episodio di metà stagione per il fortunatissimo spin-off di The Vampire Diaries, che continua a raccogliere consensi e a mietere successi. Questo episodio ha segnato una svolta trascendentale per la serie e, almeno per quanto riguarda la sottoscritta, ha indotto ad un uso sconsiderato del fazzoletto.

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Ve lo dico con assoluta onestà: finché le lacune di TVD vengono compensate da una simile struttura per The Originals, ben venga. A questo show non manca assolutamente niente per essere uno show visivamente e strutturalmente perfetto. Questo episodio in particolare, che segna il giro di boa stagionale, si è contraddistinto per incisività, per pathos e per la giusta dose di sofferenza che gli autori hanno impresso in alcune sequenze. Non di trascurabile influenza il ‘fattore wow’.. Posso dunque affermare senza ombra di ragionevole dubbio che questa volta il creative team ha – come si suol dire – ‘fatto il botto’.

E’ per me difficile dire cosa ha influito di più in questo episodio, è stato tutto talmente fluido ed equilibrato che non riesco ad individuare il vero punto forte della puntata. La cosa certa è che Joseph Morgan, Charles Michael Davis e Danielle Campbell hanno superato loro stessi nei loro rispettivi ruoli.

Ho dovuto e voluto far trascorrere qualche ora tra la visione dell’episodio e la stesura del commento, per evitare che il giudizio ‘da fan’ offuscasse quello ‘da blogger’, ma il risultato non è cambiato di molto. E’ quasi impossibile stabilire un punto di partenza o il punto focale dell’episodio, è stato tutto di altissimo livello: dal sacrificio di Davina, all’ammissione di ‘Sabine’ sulla sua vera identità.. Al ritrovarsi di Klaus e Marcel con le prime sfuggenti rivelazioni su ciò che accadde quando la famiglia Originale abbandonò New Orleans.

Sinceramente ho perso il conto delle volte che Marcel le ha prese da Davina.. Perché diciamo pure che questo episodio ci ha anche regalato qualche piccola perla umoristica.. Da Davina che lancia di tutto contro Marcel al “Young, old, dead or alive, wiches are a pain in ass” di Klaus. C’è stato spazio per tutto e per tutti in questo episodio, anche per la cara estinta Esther. Ma ciò che più ha catalizzato l’attenzione è stato il palesarsi del lato più emotivo di Klaus, e..

— ENOUGH!! —

Sognavo da una vita di dirlo anch’io! L’ha detto Klaus, l’ha detto Marcel, prima di loro anche Loki in The Avengers.. Perché non io? Dunque, basta.. Non riesco a non commentare questo episodio ‘non da fan’.. Sorry, I’m not sorry. Ora mi sento libera di dire che ho pianto come un agnellino due giorni prima di Pasqua e che non c’è stata una sola scena che non mi abbia sorpresa, intenerita, addolorata o divertita. Sono letteralmente impazzita nel vedere l’abbraccio tra Klaus e Marcel, impazzita fino alle lacrime.. E non nego che mi è partito un sonoro: “Ma tu guarda ‘sta vacca” all’indirizzo di Sabine/Celeste.. Questa devo dire che è la parte che ho capito di meno: come ci è finita Celeste in quel corpo? Perché perpetrare un simile inganno al povero Elijah?

L’aspetto più spinoso e più doloroso dell’episodio è stato quello connesso a Davina.. Voglio augurarmi che neanche qui i morti restino morti per tanto.. Adoro quella piccoletta, e per lo show in sé sarebbe una gran perdita. Al “Do you believe in Harvest?” di Sophie ho sperato in un “No!” di Davina con conseguenti fulmini, saette e maledizioni magiche. Ho molto apprezzato anche la verve di Elijah, il suo piglio deciso e da squilibrato quando si è trattato di offrire mamma Original per la consacrazione dei resti.

Chi ho poco apprezzato – come quasi sempre – è Hayley.. Parafrasando l’insulsa Caroline, “Seriously?”.. Pretendeva davvero che Elijah facesse ‘finta di niente’ una volta scoperto che era stata lei ad indicare a Sophie dove fossero sepolte le spoglie di ‘Celeste’ dopo aver curiosato nei suoi diari?

Questa settimana mi è abbastanza piaciuta anche Rebekah. No, non sta riguadagnando la mia simpatia.. Sono solamente schiava dell’obiettività, mio malgrado. Ve la butto lì.. Sapete secondo me come andrà a finire? Klaus, Marcel e Elijah contro Rebeka e gli evasi dal Giardino di Marcel. Ma sono ancora tanti i fattori di cui tener conto, e detto con tutta la franchezza di cui mi sento capace, sono così appagata e ‘su di giri’ per questo episodio che non riesco a pensare a come si svilupperanno le cose da qui in poi.

The Originals – Casket Girls (S1E10)

Girl power!! O ‘girl powaaah’ come direbbe il buon Klaus.. Questo il tema centrale dell’episodio che mette la parola fine alla pausa invernale di The Originals.

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Che siano esse vampire, streghe o semplici vampire, nel bene e nel male sono loro le protagoniste indiscusse di questo episodio.. In rosa? No. Rosso sangue, come sempre.

Sapete che cosa apprezzo in questa serie? L’anti-moralità dilagante e per niente celata.. Siamo sinceri: la serie va avanti grazie ad inganni, bugie, giochi di potere, prove di forza e quant’altro.. Arrivismo, mancanza di scrupolo, smania di potere. Almeno per quanto riguarda una donna in particolare della serie: Rebekah.

Parliamone: l’ho sempre amata, l’ho sempre considerato uno dei personaggi più belli e più completi già quando apparve in The Vampire Diaries.. Ora, il semplice vederlo mi irrita come un fuoco di sant’Antonio. Addirittura Elijah mi ha dato l’impressione di aver perso le speranze con lei, e non gli si può dare torto. Ma c’è da dire che finalmente è emerso il suo reale intento: il potere. Non la famiglia, non l’antico amore per Marcel.. Lei vuole New Orleans, sarà questa la sua vendetta.

Diciamolo pure: Rebekah ha dato il peggio di sé da quando The Originals ha aperto i battenti: inizialmente era anche piacevole, sembrava davvero interessante e utile, ma sembra che, come ogni donna, o quasi, una volta sentito odore d’amore abbia perso del tutto il senno. Ormai ha sfondato le porte dello squallore più profondo, credevo che non potesse cadere così in basso.. Ma attendo con ansia che tutto le si ritorca contro.

Oggi pink pride in ogni dove, le nostre donne hanno alzato la testa.. Che non abbia portato a nulla di buono è relativo. E con nulla di buono mi riferisco proprio a lei, ad Hayley. Fa un passo avanti e cinque indietro, arrivando addirittura a fare un’infamata a Elijah.. No, non apprezzo per niente. Prima fa la civetta, crea ulteriori dissapori tra Elijah e Klaus come se non ce ne fossero già abbastanza, poi trama alle spalle.. Anche per lei, in karma we trust.

Una che farà una brutta fine, secondo me, è Camille. Liberata da Davina dal soggiogamento di Klaus si sente ora abbastanza forte da dichiarare guerra al mondo intero.. Il problema è che è solo un’umana, e per di più emotivamente instabile.. Ce la farà?

E infine c’è lei, Davina.. Finalmente libera? Un corno. La sua libertà ha un prezzo molto alto: la morte di Tim, ma anche il tentato inganno di Rebekah, che ha tentato di mettere in cattiva luce Marcel col solo scopo di tirare la giovane strega dalla sua parte, comportandosi esattamente come lui se non peggio. Marcel, secondo me, ha a cuore Davina.. A Rebekah non frega nulla più di una protuberanza contenuta in uno slip maschile.

Vi è sembrata una puntata al cardiopalma? Bé, tenetevi forte perché non avete ancora visto niente.. E non siamo ancora nemmeno a metà stagione.