Black Sails – VIII (S01E08) #BlackSails

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Diciamo pure chiaro e tondo che Black Sails ha raggiunto l’obiettivo. Che fondamentalmente era quello di chiudere la prima stagione, che fino ad ora era ampiamente stata sotto le aspettative, con un episodio che doveva essere altrettanto sopra le suddette aspettative, e che allo stesso tempo doveva gettare le basi perchè gli spettatori possano attendere l’arrivo della seconda stagione con impazienza. Come dicevo, Black Sails ce l’ha fatta, con un episodio che se da una parte alza di molto il giudizio generale, dall’altra butta sicuramente un velo di delusione sui precedenti episodi… insomma, abbiamo visto come poteva essere la serie, e come invece è stata.

Lascio le eventuali critiche per il finale della recensione, per ora voglio concentrarmi su questo singolo episodio, che si merita davvero un ottimo voto da parte mia, anche se la prima parte è stata comunque inficiata dalle troppe discussioni e parole a rilento che hanno caratterizzato la stagione.

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Uno degli aspetti molto positivi è che finalmente la serie è riuscita a intrecciare la fantasia e la realtà alla perfezione. Come, vi chiederete. Beh, se andate a spulciare i vostri vecchi (o attuali) libri di storia, troverete delle menzioni di una “Flotta del Tesoro Spagnola”, risalente più o meno al 1715, quando alcune navi salparono dalle coste della Florida durante un uragano. Perchè è importante? Perchè una delle navi della flotta era chiamata “Urca de Lima”, e perchè effettivamente un naufragio c’è stato, e come visto nello show tutto l’oro contenuto nel vascello si era davvero disperso sulla sabbia e nel mare adiacente. Come potrete immaginare, pirati arrivarono da ogni parte del mondo non appena la notizia arrivò alle loro orecchie. A quel tempo non si potevano però ancora chiamare pirati, ma solo cercatori… se un evento può essere definito l’inizio del mondo dei pirati, beh, lo avete appena letto. Quel che accadde fu infatti un violento scontro tra quei “cercatori” e la flotta Spagnola che ovviamente era accorsa a protezione del denaro; scontro che si risolse in sostanziale parità, ma come si dice, una cosa tira l’altra, e da lì in poi i nuovi pirati non smisero più di cercare ricchezza in quel modo.

Ecco cosa intendo per intreccio alla perfezione: in questo modo gli autori sono riusciti a mostrare un qualcosa realmente accaduto, enfatizzato sicuramente con aspetti personali ed inventati, e allo stesso tempo hanno creato aspettativa per la prossima stagione, dove probabilmente assisteremo allo scontro con gli Spagnoli e forse alla formazione di nuovi pirati.

Andando oltre, finalmente abbiamo scoperto quel che c’era da scoprire su Flint… non tutto, ovviamente, ma abbastanza per farci capire di più sul suo personaggio. E sicuramente abbiamo capito che non si ferma davanti a niente e nessuno per raggiungere il suo obiettivo, sia quando ha ucciso Gates che minacciava di smascherarlo, sia quando nonostante avesse una pallottola in corpo ha comunque cercato di trascinarsi ai cannoni per fare fuori sulla nave nemica. Il suo personaggio ha davvero fatto un bel salto in avanti, uscendo dal dubbio “buono”/cattivo è stato finalmente definito in modo chiaro, e da qui in poi le cose potranno sicuramente migliorare. Come potrà solo che migliorare il suo rapporto con Silver, che ha finalmente avuto degli sviluppi: della storyline di Silver la cosa che mi intriga di più è Randall, e sembra paradossale detta così, lo so. Ma se ci pensate bene, Silver potrebbe avere di fronte a lui il sè futuro, quando sarà lui a perdere la gamba. Mi chiedo se lo show arriverà a questo punto della storia, ma sarebbe davvero interessante vedere la sua reazione quando l’amputazione toccherà a lui.

Insomma, dopo un episodio così anche le mie critiche si affievoliscono, ma comunque la serie non è stata così bella come poteva essere, nonostante un finale che è davvero uno dei più belli visti recentemente. A parte… a parte il problema che lo show si è tirato dietro per 8 episodi, e cioè Nassau. Potrebbe essere un’ottima controparte all’azione in mare, ma soltanto se viene trattata come tale. Se viene mostrata come punto focale della serie, può solo risultare noiosa. Credo e spero che Black Sails prenderà spunto da Vikings per questo, che ha offerto proprio nell’ultimo episodio un perfetto mix dell’azione lontano dalla terra, e sulla terra stessa. Con l’approdo di Vane a Nassau e la sua richiesta di controllo e comando, penso che gli autori si siano avvicinati di molto… ora non ci resta che sperare che abbiano imparato dai loro errori (che ci possono stare, non voglio condannarli a prescindere) e che la seconda stagione prenda le parti migliori che ci sono state, le mantenga, e lavori a rendere interessante il resto.

Fino ad allora… 15 uomini, 15 uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho e una bottiglia di rum!

Black Sails – V (S01E05) #BlackSails

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Udite, udite… i pirati sono salpati!!!

La mia review di Black Sails potrebbe concludersi qui, ma dato che non è ancora carnevale, direi che non è il caso, giusto? Giusto.

Il punto centrale dell’episodio è comunque quello sopra citato, e cioè che finalmente l’azione, o perlomeno parte di essa, si sono spostati in mare. Il Capitano Flint, infatti, porta a termine l’inseguimento e in seguito l’attacco alla Andromache, la nave mercantile che avrebbe dovuto consegnare pistole a Eleanor e di conseguenza a Nassau, e che invece ha preso il largo senza mantenere il patto. L’altro blocco della puntata ha riguardato proprio Eleanor, che ha cercato con vari incontri e sondaggi di riconquistare la fiducia degli uomini di affari di Nassau, e con questa il controllo sull’isola.

Buonissimo episodio quello andato in onda l’altro ieri su Starz, e nella luce di questo, anche quelli precedenti guadagnano qualche punticino per aver preparato perfettamente il campo all’azione. La cosa che mi è piaciuta di più? L’attenzione degli autori nel mostrare il mondo dei pirati. Nella realtà, infatti, capitava molto spesso che i pirati si trovassero ad attaccare navi più grandi e più equipaggiate della loro, e per questo motivo ho adorato le scene precedenti all’attacco, che ci hanno mostrato come funziona la mente di un Capitano, e come funziona quella di un “semplice” bucaniere. Dopo tanti preparativi, però, si è arrivati alla battaglia vera e propria, che si è dimostrata cruda e violenta, come ci si aspetta da un programma in onda su Starz. Qui un’altra cosa che ho adorato, e che si ricollega al mondo reale dei pirati: l’apparentemente schivo e calmo Dufresne, l’impiegato della fureria e addetto al conteggio delle merci, diventa il centro dell’azione per qualche momento, e lo vediamo addentare (letteralmente addentare) alla gola un uomo della nave nemica. Che piaccia o no, questi erano l’orrore e la violenza degli attacchi dei pirati.

Non solo questo, però. L’ora è stata ben riempita con le vicissitudini di tutti i personaggi, e nonostante questo l’attenzione è rimasta costante sulla Walrus e la sua missione. Abbiamo finalmente visto Anne Bonny fare qualcosa in più di lanciare sguardi minacciosi, e tentare di aiutare Max, che ha però respinto il suo aiuto ricordandole che è stata proprio lei a consegnarla alla ciurma di Vane. Quest’ultimo, dopo un episodio in ombra, sembra essersi rivitalizzato e aver trovato un nuovo obiettivo… collegato forse a Flint? Dovremo aspettare settimana prossima, per il momento lo abbiamo solo visto saltare su una scialuppa e prendere il largo, lasciando Rackham a terra. Rackham che è stato impegnato a parlare con i pirati sull’isola e vari personaggi per cercare di ritrovare una nave e riformare il loro gruppo.

Piatto ricco mi ci ficco dunque, no? Con tre episodi al termine di questa prima stagione, speriamo davvero che l’azione (e l’emozione) sia appena cominciata. Personalmente, non vedo l’ora… bring me blood!

Black Sails – IV (S01E04) #BlackSails

Quarto episodio, giro di boa raggiunto, e qualcosa comincia forse (FINALMENTE) a muoversi…

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Bene, comincio con il dire che da qualche minuto fisso lo schermo, scrivo qualche lettera e poi la cancello, chiedendomi questa cosa: lo scrivo o non lo scrivo? Sì, perchè non vorrei dare un’impressione sbagliata. Io amo i pirati, amo leggere e/o vedere qualsiasi cosa li riguardi, e quindi adoro Black Sails. Ma capisco anche che questo sia uno show TELEVISIVO, e che incentrare un episodio su dei pirati che puliscono una nave sia un attimino eccessivo… nel senso brutto del termine.

D’altro canto, però, non voglio essere ripetitiva continuando a sottolineare i difetti dello show. O meglio, il difetto, e cioè la lentezza assurda con cui la storia sta procedendo. E qui mi ricollego a ciò che dicevo pocanzi, e cioè che io, adorando qualsiasi cosa collegata ai pirati, non sono disturbata più di tanto da tutti questi aspetti della vita piratesca che Starz ci sta mostrando da un mese a questa parte, ma effettivamente anche io spero che gli episodi in cui le fondamenta vengono gettate e le premesse vengono dichiarate siano finiti. Direi che con la pulizia della nave siamo arrivati quasi al limite, no? Sperem!

blaNon tutti i mali vengono però per nuocere, come sappiamo. E qualcosa di interessante infatti ne è uscito. Tanto per cominciare, l’unica scena degna di essere chiamata tale per quanto riguarda il mondo dei pirati degli ultimi episodi, e mi riferisco a quella in cui le corde che sostengono la nave si sono spezzate e, tornando parzialmente verticale, ha intrappolato Randall sotto di essa, costringendo Flint ad una misura drastica: tagliargli la gamba. QUESTO VOGLIAMO VEDERE, STARZ. MORE OF THIS, PLEASE. Okay, scusate, dicevo… oltre all’amputazione della gamba, poco dopo vediamo che la ciurma finisce di staccare le corde dagli alberi della nave, facendola tornare completamente “in piedi” e apparentemente seppellendo Randall, il Capitano Flint e Morley che erano accorsi ad aiutarli. Apparentemente, per l’appunto, dato che Flint e Randall (seppur quest’ultimo con una gamba in meno) ne escono più o meno indenni. Morley, invece, rimane ucciso sotto la nave. O forse no? Il dubbio che sia stato Flint a causare la sua morte (più o meno direttamente) mi è venuto, dato che proprio Morley era uno dei principali artefici di un progetto di ammutinamento ai danni dello stesso capitano. Ecco, questi sono i sotterfugi e gli intrighi che appassionano lo spettatore! Che sia un segno?

bla3Le potenzialità ci sono quindi tutte, e continueranno ad esserci fino all’ultimo minuto dell’ultima puntata, essendo uno show sui pirati, e anche le cose buone, bisogna dirlo, non mancano. Purtroppo non mancano però quelle meno buone, e spero che gli autori troveranno il modo di correggerle, se non in questa prima stagione, perlomeno nella seconda, che ricordiamo, è già stata commissionata.

Mi permetto di dare alcuni consigli agli autori… che ovviamente, mi leggono, e li saluto! (Seh.)

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– Anne Bonny la vogliamo utilizzare in qualche modo o il suo ruolo è soltanto quello di lanciare sguardi omicidi da sotto quell’enorme cappello?

– Non roviniamo Vane, per cortesia. Che finisca questa parentesi di dipendente allucinato da oppio e ritorni il pirata senza scrupoli che abbiamo visto e che conosciamo dalla storia.

– Continuate su questa strada per quanto riguarda Silver, l’esempio perfetto di quanto un personaggio possa essere reso interessante anche se gli sviluppi che lo riguardano possono anche essere rappresentati da briciole in certi episodi.

– Negli ultimi quattro episodi della stagione mi aspetto ALMENO una battaglia in mare per episodio. Ce lo dovete, dopo questa estenuante preparazione.

Con una minima assicurazione sull’ultimo punto, e cioè sulla battaglia che dovrebbe accendersi in mare tra Flint e Bryson per il possesso e la conquista delle pistole che hanno fatto da co-padrone in questa puntata. A Domenica prossima dunque!

 

 

 

Black Sails – III (S01E03) #BlackSails

Con la messa in onda del terzo episodio, siamo già arrivati quasi a metà stagione per quanto riguarda Black Sails, serie la cui prima stagione prevede 8 episodi.

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Episodio che, lo dico subito, ha seguito i precedenti per quanto riguarda la velocità nello sviluppo della storia generale. Ma che nonostante questo è risultato abbastanza godibile per lo spettatore. Questione di aspettative? Forse. Uno show di pirati in onda su una TV via cavo e per di più su Starz non può che farci sperare in un qualcosa pieno di azione fino al midollo, di violenza, di scontri in mare aperto. Black Sails, almeno per ora, non è stato per nulla uno show di questo tipo. Più incentrato sull’azione sulla terraferma che su quella in mare, la serie sta infatti spendendo molto del tempo a sua disposizione per mostrarci i retroscena della vita da pirati, tutte le macchinazioni e gli accordi che avvengono sia tra i pirati stessi che tra i pirati e i loro “fornitori”. Il che, ovviamente, è un problema se ci si aspetta quanto detto sopra. E tra le persone che rientravano in questo gruppo ci sono stata anche io per i primi due episodi, dove la delusione l’ha fatta da padrona. Una volta accantonata, però, e una volta cambiato il punto di vista, lo show si mostra interessante proprio per questo lato nascosto piratesco che ci mostra. Non a tutti piacerà, è vero. Ma si può solo che migliorare, no?

Cercando di andare più nel dettaglio, vediamo le note positive e negative dell’episodio.

silverTra quelle positive c’è sicuramente, ancora una volta, la gestione del personaggio di John Silver. Il suo sviluppo da semplice marinaio a Long John continua imperterrito e in una maniera davvero ottima. Vediamo il ragazzo cominciare a prendere le caratteristiche che lo hanno poi reso famoso. Il cercare di rimanere in vita fregando persone (e non semplici persone, ma pirati) a destra e a manca è una cosa che ci si aspetta da lui, e altrettanto lo è il suo tentativo di sovversione che cerca di innescare tra gli uomini della ciurma ancora fedeli a Singleton.

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Parlando di ciurma, Rackham da una parte e Gates dall’altra decidono di unire le loro forze per raggiungere l’Urca de Lima, e dato che una nave sola non riuscirebbe mai nell’impresa, in qualche modo riescono a creare un’alleanza tra la nave di Flint e quella di Vane. Con grande gioia dei capitani, ovviamente.

Entrambi non si dimostrano d’accordissimo infatti, ma quando Eleanor sorprende gli uomini di Vane a stuprare Max, la donna va su tutte le furie togliendo qualsiasi privilegio a Vane, rendendo logica la scelta della sua ciurma di allearsi a Flint. Tutta la ciurma tranne Anne Bonny e Rackham, e l’unico motivo è la minaccia di Vane di ucciderli entrambi se fossero passati all’altra fazione.

Qui mi collego per parlare del grande errore fatto da Black Sails nel corso di questo episodio. Lo stupro a Max. Non voglio fare la moralista, sono cose che (purtroppo) succedono e ancora di più in un ambiente e periodo come quello mostrato dallo show e quando la donna in questione è una prostituta. Ma c’è modo e modo di trattare delle situazioni, e per una cosa delicata come questa, mi aspettavo qualcosa di più… empatico? Posso arrivare a capire che Max continui a rifiutare l’aiuto di Eleanor, anche per una questione di dignità personale. Ci sta. Quello che non ci sta è quel che segue: che una donna come Max, mostrata fin dal pilot come una donna con le proprie idee e convinzioni, e non spaventata nel farsi rispettare, si sottometta a Vane dopo che i suoi uomini l’hanno appena violentata? No, mi dispiace ma questo non mi va proprio giù. Qualsiasi cosa gli autori di Black Sails abbiano in mente per il suo personaggio nelle prossime settimane, sarà difficile recuperare lo svilimento che Max ha subito in quella scena.

Tutto sommato un buon episodio dunque, che a mio parere si assesta su un 7 se dovessi dare un voto. Ma, ripeto, se gli autori hanno intenzione di mantenere gli spettatori, il ritmo dovrà aumentare, e presto.

Black Sails – II (S01E02) #BlackSails

Secondo episodio abbastanza scialbo per questa serie che era partita ottimamente e per cui è stata già programmata una seconda stagione. Perchè? Leggete dopo il salto per scoprirlo.

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Perchè ho definito questa puntata scialba, vi direte voi. Beh, perchè dopo averla guardata, e mentre mi accingo a scrivere questa recensione, mi accorgo che ho ben poco di cui scrivere, giusto gli ultimi 5 minuti.

Probabilmente la lunga attesa ha fatto più male che bene allo show, almeno per ora, dato che tutti ci aspettavamo una serie piena di avventure e navigazioni e scontri in mare. Cose da pirati, insomma! E se da un lato è vero che è un bel cambiamento vedere il “dietro le quinte” del mondo filibustiero, è altrettanto innegabile che un episodio di 52 minuti focalizzato interamente sulla caccia da parte di due capitani ad una pagina di un libro è un filino troppo dietro le quinte… azione pressochè inesistente e troppo, troppo tempo perso per recuperare un qualcosa che, sebbene sia importante, è finito per risultare noioso. Stiamo parlando di televisione, dopotutto.

L’esempio lampante di ciò che vi ho appena detto è nientemeno che il Capitano Flint, colui che dovrebbe essere la principale fonte di sotterfugi e inganni, e che abbiamo visto a bordo della sua nave per un totale di due nanosecondi, passando il resto del tempo vagando da una seduta ad un’altra un po’ per divagare e pontificare su gioie, dolori e pregi della vita da pirati, e un po’ per capire dove s’era andato a cacciare Silver, il custode della pagina.

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Nemesi totale, sotto qualsiasi punto di vista, di Flint è il Capitano Vane, interpretato da Zach McGowan. La sua interpretazione, insieme a quella di Jessica Parker Kennedy nel ruolo di Alex, è una delle poche cose che si salva. E’ vero che il suo personaggio verrà probabilmente “limitato” al ruolo di cattivo in opposizione a Flint, ma è stato sicuramente la fonte di divertimento ed “entertainment” principale, e soprattutto impersona il classico pirata: uno che ha scelto quello stile di vita e che vuole sfruttarlo per fare fortuna, e non qualcuno che fa il pirata perchè ha perso speranza e continua a sperare in un domani migliore sulla terraferma.

Questo episodio mi ha lasciato dunque un bel po’ di amaro in bocca, ma non va ad incidere sulle mie speranze per questa serie, che continuo a pensare abbia un grandissimo potenziale, e potrebbe avere la stessa fortuna avuta da Vikings. Delle cose positive ci sono state. Innanzitutto lo sviluppo riguardante Silver che memorizza la tabella di marcia prima di distruggerla nel fuoco è stato molto interessante ed inaspettato, almeno per me. Era però l’unica soluzione che aveva al momento e l’unica via di salvezza: in questo modo si è infatti reso indispensabile sia per Flint che per Vane. Direi che cominciamo a vedere i tratti e le caratteristiche del “Long John Silver” che tutti conosciamo!

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Altro aspetto positivo, il finale di puntata, quando abbiamo scoperto il motivo per cui Flint sembra così legato all’isola. Si reca infatti presso un’abitazione ai margini dell’isola di Nassau con il suo cavallo, e al vederlo, la donna che la abita lo accoglie con un semplice “Togliti le scarpe, metto l’acqua a bollire”. Una moglie? Non possiamo che pensarlo, dato che Flint è stato lontano dalla terraferma per mesi (come minimo) e un’accoglienza simile, accompagnata dall’evidente sollievo sul viso dell’uomo alla vista della donna, non possono che incuriosirci e incuriosirci ancora di più!

Per concludere, episodio che sicuramente non entrerà negli annali delle serie televisive, ma che comunque ha aiutato nel capire qualcosa in più sul quadro generale della situazione a Nassau. Chissà se Flint ed Eleanor riusciranno ad esaudire il loro desiderio di creare una “terra dei ladri” proprio su quell’isola? E soprattutto, quando si arriverà all’inevitabile faccia a faccia tra Flint e Vane? Ed ancora, costui manterrà la sua promessa e si vendicherà con Max per la mancata consegna della pagina con la tabella di marcia?

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Come vedete, puntata che ci lascia con molte domande! Ma siamo solo all’inizio… flower, flower, tits, tits.