Believe – Pilot (S01E01) #Believe

Ammettiamolo: tutti abbiamo guardato il pilot di Believe per i nomi che comparivano in cabina di regia. Insomma, annoverare Alfonso Cuaron e JJ Abrams tra i propri produttori non è da tutti, ed è sicuramente questo il motivo della grande aspettativa che si è creata intorno allo show. Questo, ed il fatto che sembra che stiamo attendendo Believe da mesi… beh, effettivamente è così. Caratterizzato da molti alti e bassi in periodo di produzione, Believe ha già visto passare tre produttori. Il primo ad abbandonare la nave fu Mark Friedman, co-creatore e produttore esecutivo; a seguirlo fu proprio Alfonso Cuaron che si declassò a “semplice” produttore esecutivo (oltre che regista del pilot); è poi toccato a Dave Erickson lasciare, e sottolineo che era lui che aveva sostituito Friedman. Come risultato e conseguenza di queste vicissitudini, la produzione è stata fermata per un mesetto tra Dicembre e Gennaio, per riorganizzare le idee un po’ di tutti. Questo è ciò che mi spaventa quando penso al proseguio della serie, è infatti inevitabile che direttori diversi abbiano idee e concezioni di “sci-fi” differenti, ed è altrettando inevitabile che il tutto si rifletta sullo schermo e sul risultato finale.

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Direi di non aggiungere altre aspettative a quelle che già pesano sullo show comunque, e di rimanere piantati nel presente, che ora come ora è rappresentato dal singolo pilot, che ha avuto i suoi punti bui, ma che comunque ha mostrato il potenziale della serie.

La serie si incentra intorno a Bo, una ragazzina che oggi ha 10 anni, che sin da quando aveva solo 2 anni ha manifestato poteri sovrannaturali, come la levitazione, la telecinesi o la predizione del futuro, che allo stesso tempo non ha ancora però imparato a gestire e controllare questi poteri. La bambina è un’orfana, e viene cresciuta dai True Believers, un gruppo incaricato di proteggerla da malintenzionati che vogliono impadronirsi dei suoi poteri e utilizzarli per i loro scopi. Con il passare dell’età, i suoi poteri diventano sempre più ingestibili, e una volta giunta all’età di 10 anni, i True Believers capiscono che non sono più in grado di proteggerla da soli e la affidano a Tate, un uomo condannato ingiustamente e che si trova tutt’ora in prigione, ma che allo stesso tempo sembra essere l’unico adatto a farle da protettore. Negli ultimi minuti di puntata Milton Winter (uno dei protettori di Bo) dice alla collega Channing che Bo è al sicuro, dato che l’hanno lasciata con il padre, ma personalmente non ho capito se Tate è il padre biologico di Bo, o se è un modo di dire per indicare l’uomo come i diversi genitori che lo hanno preceduto nella protezione della bambina.

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Inizia così il viaggio di Believe, con Tate e Bo che si metteranno in viaggio attraverso gli Stati Uniti, probabilmente incontrando nelle varie città persone che saranno aiutate dai poteri di Bo. Quel che manca allo show, ora come ora, è infatti un po’ più di prospettiva al personaggio di Bo. Abbiamo visto che ha dei poteri, ma non abbiamo visto abbastanza per farci appassionare alla sua storia e al potenziale aiuto che potrebbe dare alle persone. Ma direi che la serie ha tempo per mostrarci questo e quanto d’altro può essere visto come difetto al momento. A fare da controparte, ci sono davvero delle ottime premesse, che possono fare dello show il degno erede di Lost, a cui sembra che tutti aspirino avvicinarsi, finora fallendo, aggiungerei.

Un sacco di pressioni sullo show, dunque… ma cosa ci si può aspettare quando i nomi in ballo sono così importanti?

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