#Arrow – Prochnost (S08E05)

Per fermare Mar Novu il Team Arrow è costrette ad una gita fuori porta: in Russia. Dove, ovviamente, il passato bussa alla porta di Ollie con una certa insistenza.

Ci avviciniamo sempre più alla Crisi ed ovviamente la tranquillità possiamo proprio buttarla nel cesso e tirare l’acqua. Giusto per non complicarsi le cose, Ollie decide di andare avanti con il suo piano contro Monitor e volare in Russia dove spera di ottenere i piani per costruire la sua arma da un generale.

Peccato che il generale abbia (anche) altri piani e le cose ovviamente non andranno proprio lisce..

The Return. La prima nota positiva della puntata è il ritorno di Roy ed a renderlo ancora migliore il fatto che non è un “one and done” come per per altri ritorni che abbiamo visto sin qui, ma di qualcosa che continuerà ancora per un po’ nonostante le sue titubanze iniziali.

Titubanze giustificate viste le condizioni in cui era l’ultima volta che lo abbiamo incontro ed è per questo che ora lavora come meccanico sotto il faloso nome di Jason: si deve nascondere e vuole restare lontano da un mondo che pur avendogli dato tanto, è pericoloso: non tanto per lui, quanto per gli altri visto che qualora perdesse il controllo ucciderebbe di nuovo.

Controllo che per un attimo perde pure durante la missione con John per recuperare il plutonio che dovrebbe alimentare l’arma contro Mar Novu: una missione pericolosa perchè si tratta di andare all’estero, intrufolarsi in un deposito ed uscirne senza dare nell’occhio. Fortunatamente, John impedisce che succeda il peggio, anche se il malcapitato viene picchiato come un tamburo.

Una dimostrazione di quello che sosteneva John: Roy può controllare queste crisi di violenza, devo solo trovare un modo che funzioni. Lavorare in coppia, è un metodo che almeno qui funziona perchè John è veloce ad intervenire. Certo, non è perfetto come metodo ma funziona: cerchiamo di guardare ai risultati per ora, non a come si ottengono.

La missione è stata quindi un doppio successo: il plutonio è stato preso (e quindo il piano contro Mar Novu procede) e Roy è nuovamente nel Team Arrow per quanto a tempo determinato. L’intenzione di Roy di andare in isolamente c’è, ma non è detto che a questo punto si concretizzi nello stesso modo. Roy ora sa che William lo ha cercato e torvato nel futuro quindi, se andasse in ritiro, dovrebbe cambiare qualcosa o non sarebbe più sorpreso come abbiamo già visto.

Facendo un parallelo con quanto visto in Flash, Diggle sembra voler richiamare Roy nel team perchè “sostituisca” Ollie come eroe della città: ha senso che lo voglia fare, ed ha senso che sia (eventualmente) Roy a diventare il nuovo Green Arrow perchè Diggle ha sempre avuto una sua identità ben precisa (e sorvoliamo su quando voleva essere lui Green Arrow), mentre Roy è stato scelto ed allenato da Oliver.

Poi, che Roy usi il nome di Green Arrow, Red Arrow o Arsenal cambia poco: se Star City deve avere un nuovo eroe dopo Ollie, lui è la scelta migliore. Chiunque sostenga il contrario, mente sapendo di farlo.

Madre Russia. Cosa può unire di più di un viaggio assieme? Poche cose, ed infatti è Oliver parte per la Russia con i figli (e Laurel, che non si sa mai). Ovviamente non può essere un viaggio normale: non solo perchè devo incontrare un generale russo e farsi dare dei progetti, ma perchè le cose prendono una piega pericolosa. E poi c’è Anatoly, il che vuol dire che c’è una sana dose di divertimento garantita.

Perchè le cose prendono una piega pericolosa? Beh dopo aver incontrato il generale, quesi fa un richiesta particolare: i progetti, li avranno in cambi… di un combattimento nel fight club che lui gestisce perchè si annoia. Ollie accetta, sconfigge uno il doppio di lui (e lo fa con stile)… ma attira l’attenzione della Bratva, che rapirà lui e Mia per quegli stessi progetti.

Non perchè siano di loro interesse, ma perchè se interessano a lui, allora possono farci soldi vendendoli al mercato nero. E così, per metterci le mani sopra definitivamente, c’è bisogno di lottare ancora, anche se come diversivo questa volta: a rubare i progetti ci penseranno Laurel e Anatoly in un piano ideato da William.

Non poteva mancare un viaggio in Russia, un posto che Oliver non ricorda con particolare affetto, anzi, ma è un passaggio importante per questa storia che si appresta a concludersi.

Proteggere i figli è l’istinto primario di Ollie: non vuole che si mettano in situazioni pericolose (però li ha portati in Russia…) e non vuole che scoprano il suo passato, non vuole che sappiano delle cose brutte che ha fatto prima di diventare quello che è. Per quanto siano cresciuti, lui li vede ancora bambini e ci vuole un bel discorsetto di Anatoly perchè si svegli fuori e capisca che quelli sono sì i suoi figli ma sono cresciuti, non hanno bisogno di essere protetti, non hanno bisogno di segreti: hanno bisogno solamente di conoscere il loro padre, di stare con lui.

Ed è quello che sblocca la situazione del rapporto tra di loro, in particolare con Mia che è quella più simile a lui come carattere (e lo vediamo anche qui in più occasioni).

Nel caso di Mia c’è anche un altro discorso importante, quello che le fa Laurel spiegandole che l’idea che ha di lei ed Ollie non è del tutto vera, non deve vedere loro come dei modelli di perfezione, anzi: sono eroi ma prima di diventarlo hanno avuto di momenti bui, hanno fatto errori e cose di cui ora si pentono (soprattuto Laurel).

Per questo non deve abbattersi  se non riesce a competere con un modello che è stato idealizzato e mitizzaot nel tempo, non deve sentirsi un’inetta se non riesce ad essere l’eroina che vorrebbe per essere al loro livello: c’è un percorso di crescita da fare, e bisogna accettare anche i fallimenti, gli errori commessi e lavorare per limare il tutto.

Tradimenti. Non è un discorso che servo solo a Mia, evidentemente. Serve anche (soprattutto?) a Laurel per valutare nel migliore dei modi le scelte da compiere. L’offerta di Monitor è allettante non la condannerei assolutamente se tradisse Oliver.

Ed è questo il suo intento, tradirlo per riavere il suo mondo: la convinzione inizia a vacillare quando incontra Lyla, scoprendo che anche lei lavora per Mar Novu di nascosto dal resto del Team. Iniziano le accuse, il rinfacciare le cose,.. Lyla chiaramente vuole difendersi ma non può sbilanciarsi, dice che non può capire.

Il discorso su cosa significhi essere eroi fatto a Mia, le ha aperto gli occhi e quindi… scatta il doppio tradimento: Laurel si presenta all’incontro con Lyla per consegnarle i progetti rubati accompagnaa da Ollie e Diggle, i quali non ci volevano credere.

E praticamente sono quele le ultime parole di John prima che delle frecce con sonnifero colpiscano tutti e 3 memebri del team, lasciandoci così… con una vagonata di punti interrogativi su cosa ci aspetta.

Pensieri Sparsi

  • Possiamo avere più Anatoly per favore?
  • William inizia a parlare russo, e Ollie resta di stucco.
  • Ollie mena come un fabbro, e Mia resta di stucco.
  • Quel “wow” di mia è lo stupore di una bambina che vede il padre fare qualcosa di incredibile.
  • Anatoly non batte ciglio (praticamente) a sentir parlare di viagig nel tempo. Mettetelo sulla Waverider.
  • In pratica tutti gli americani sono i preferiti di Anatoly.
  • William che indica Mia di chiudere il combattimento? Priceless.
  • Chi ha sparato i tranquillanti? L’ARGUS? Talya? Nyssa? Mar Novu? Io dico Lyla. No, non è così assurdo: Harbinger può moltiplicarsi.
  • Anatoly è lo zio che ci meritiamo tutti.

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