#Solo : A Star Wars Story – La Recensione

Un film dalla lavorazione travagliata, uscito in un periodo delicato e con tutta la critica che lo attende al varco. Solo riuscirà a sconfiggere quanto di negativo lo attende?

Via il dente, via il dolore. Grazie al cielo ha cacciato a pedate nei posti più vari Miller e Lord. Il loro stile, il loro umorismo (se avete visto Lego Batman ne avete un’idea), con una storia del genere non aveva nulla a che fare: ci stanno le gag, le battute, l’umorismo in questi film, ci mancherebbe altro, ma devon essere l’eccezione e non la regola.

L’esempio più lampante arriva da L3-37, la Droide intepretata da Phoebe Waller-Bridge (che poteve essere il nuovo Doctor Who) è di un fastidioso allucinante e credo che sia quanto non sia stato possibile rimuovere da quanto girato: battute che non fanno granchè ridere, ripetute, monocordi, sempre la solita sola.

E quando un personaggio che lotta per dei diritti (in questo caso dei droidi) risulta fastidioso, è evidente che si stato fatto un buco nell’acqua. Non che manchino gag e battute al di fuorie di questo, ma sono molto più organiche alla situazione, non sembra messe lì perchè…, beh perchè sì.

Dopotutto Ron Howard avrebbe rigirato l’80% del film, quindi… sì, ha levato parecchia robaccia.

Il vero problema sta avendo Solo è qualcosa che non dipende strattamente dalla pellicola, ma principalmente dal fatto che esce a un mese da Infinity War e poco dopo Deadpool 2, e non tutti magari vogliono andare a vedere tre film in così poco tempo: il fatto che non stia incassando molto è legato a questo aspetto, non ci giriamo troppo intorno.

C’è poi il fatto che Rogue One ha messo l’asticella per i film dell’Anthology molto in altro quindi, buona fortuna a tutti quelli che verranno anche dopo (si parla di Kenobi, di Lando ma anche di Boba Fett… e sinceramente si può scegliere tra molti soggetti, pure troppi). Non sarei sorpresa se alla Lucas Film avessero un po’ gettato la spugna sul film tra collocazione e problemi vari avuti: aumenterebbe il rimpianto perchè in quel caso si poteva avere un film molto diverso.

No, non dico abbiano puntato rassegnati alla perdita, al “facciamo uscire ‘sto film e passiamo oltre” perchè non credo che siano così pazzi suicidi. Certo, i 250 milioni di budget pretendono un risultato all’altezza, non meno di 700 milioni di incasso direi (siamo a 264 e spiccioli ora) e non ci sarà la Cina a venire in aiuto questa volta al botteghino visto che Star Wars non ha attecchino da quelle parti. Sarà un flop? Relativamente sì: più delusione che disastro, comunque.

Poi c’è il problema orginale, che è un problema che ha avuto pure gli Ultimi Jedi: affidare certi film a giovani registi non va bene. Un conto sono i film loro, un conto quelli di un franchise (che sia Marvel, Star Wars o DC cambia poco): ci sono dei tempi, delle cose che non puoi fare di tua iniziativa, ma devi aderire alla mitologia del franchise.

Un bene? Un male? No, semplice realtà e buon senso. Non credo che Lord & Miller avrebbero avuto problemi a fare un loro film per la Disney, come come Rian Johnson: forse è sbagliato anche dare ai registi certi film pesanti dopo uno o due successi.

Ma restiamo sul film.

Comè il giovane Solo? Beh, è un ragazzino che le spara grosso per sopravvivere. Ok,. sarà cresciuto tra le strade malfamate, tra furti e quant’altro, ma non è nessuno. Vuol diventare qualcuno, si crede più grande di quello che è ed ha un carattere che può solamente metterlo nei guai: non è quello della trilogia classica o quello ancora più diverso di Episode 7, e per fortuna direi.

Non avrebbe avuto senso che Han Solo fosse da sempre quello che abbiamo conosciuto e amato (chi più, chi meno).

Soprattutto è molto ingenuo, tende a fidarsi ed a idealizzare le persone con cui ha a che fare. Accade con Beckett che diventa il suo mentore e gli dà i primi rudimenti su come diventare un fuorilegge/trafficante ed accade anche con Qi’Ra di cui è innamorato, con cui doveva scappare e da cui vuole tornare.

Perchè sarà anche uno stronzetto, smargiasso e faccia da sberle, ma alla fine ha anche un cuore: è il pensiero di lei che lo spinge a fare tutto quello che vediamo. Il problema è che l’ha idealizzata troppo nei tre anni in cui son stati separati: lei stessa è molto evasiva su quanto successo in questo tempo, un periodo durante il quale ha fatto carriera diventanto una fedelissa del signore del crimine Dryden Vos, del sindacato Alba Cremisi.

Fedelissima… si fa per dire visto che alla fine lo tradisce per aiutare Han, per poi mentire al suo vero capo (lasciando Han e Chewbecca su Savereen mentre le va su Dathomir): il redivivio Darth Maul. Ma non era morto? Sì, ma non era nulla di grave: se seguite anche Star Wars Rebels, sapete che era sopravvissuto, e pure come.

Fan service? Sì, ma non da parte di Howard o della produzione attuale: visto che la serie animata è canon, si sfrutta la cosa. Quello del riportarlo in vita fu fan service ed avvenne nell’era Pre-Disney.

Questo dettaglio, così come l’offerta che Han rifiuta di entrare a far parte della Ribellione, permette di dare una collocazione, per quanto indicativa, della storia: siamo prima della Battaglia di Yavin (Episode IV). Circa una decina di anni stando ad altri elementi esaminati dai più attenti.

Da elogiare la prova di Donald Glover nei panni di Lando. Funziona benissimo, è spavaldo e sfrontato quanto basta, è un Solo più navigato e quindi furbo: gran cazzaro anche lui, ma non è un mero truffatore od imbroglione. Se decidessero di dargli un film, non avrei nulla in contrario.

Tra lui e Han si forma un rapporto strano: amicizia forse è troppo, ma c’è grande rispetto è evidente soprattuto quando Han capisce ceom ha fatto (e come fa) a vincere a carte ogni volta (semplicemente barando) ma non lo denuncia pubblicamente, cosa che l’avrebbe messo nei guai. Preferisce annullare a modo suo il trucco ed usarlo a suo vantaggio rubando la carta vincente nel loro secondo incontro, durante il quale ottiene FINALMENTE il Falcon, con il quale vola verso Tatooine per un lavoro da far con un criminale (Jabba).

L’altro rapporto di amicizia che Han instaura è ovviamente quello con Chewbecca, un’amicizia che nasce ovviamente da una scazzottata (nel fango, in prigione), ma che a parte l’inizio da rissa, è qualcosa che va col pilota automatico: non ci sono altri eventi che li leghino, semplicemente la voglia di sopravvivere e fare qualcosa di utile.

Quando vediamo nel film è la spiegazione, per quanto parziale, del perchè di un certo modo di fare di Han: la storia delle rapine da fare per conto dei criminali, è solo un pretesto, ed è qualcosa che lui vede non tanto come un modo di vivere ma un modo per ottonere quello che vuole. Sì, il film cambia un po’ come vediamo Solo, ma neppure più di tanto.

Lo ha rovinato come dice qualcuno? No, assolutamente no. Lo ha approfondito sotto più aspetti, questo sì. Poi possiamo discutere se fosse necessario, ma è una domanda che si può fare per qualuqnue film in circolazione, anche se non è un sequel od un prequel. L’unico vero cambiamente sembrerebbe essere quello del nome di Solo, che non sarebbe Solo: quando si arruola, dice di non avere una famiglia e che è solo, motivo per cui gli vien dato il nome (in originale immagino sia “I’m flying solo”). Sappiamo che (lo dice lui) non ha avuto un buon rapporto col padre il quale costruiva astronavi, ma per il resto nulla e sinceramente poco importa.

Quello che fa Solo, come capitolo del franchise, è di aprire le porte a molte altre starie e possibili sviluppi. C’è la storia di Maul, quella di Qi’ra, le successive avventure di Han, di Lando.. volendo persino di Enfys Nest colei che è la fondatrice della ribellione in un certo senso (o comquneu una della figura importanti). Non dico che tuttodebba essere un film, ci son serie animate da poter realizzare, libri, fumetti persino serie tv o miniserie.

In conclusione, Solo è un film discreto (7/7.5 per dare una indicazione). Ha dei problemi come la prima parte molto lenta e la prevedibilità dei tradimenti tra criminali, ma non è una massa di merda fumante come volevano (o vorrebbero) far credere.

 

Un pensiero su “#Solo : A Star Wars Story – La Recensione

  1. Visto ieri sera. Sono d’accordo su molti tuoi punti di vista. Trovo sia un’occasione sprecata e alla fine si è rivelato un film usa e getta. Divertente e dinamico ma gli manca quel qualcosa in più.

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